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Juventus, Allegri rivela cosa ha visto al posto del Festival e si sbilancia sul suo futuro

Il tecnico vuol tornare al successo contro l'Udinese dopo due passi falsi e non pensa alla rincorsa all'Inter che continua a considerare la favorita

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

Il compito delle guardie si fa sempre più difficile, inseguiire i ladri, ovvero le lepri del campionato che volano a +7 diventa un’impresa per la Juventus che ha anche una partita giocata in più rispetto all’Inter ma Massimiliano Allegri all’apparenza non appare turbato dopo il successo dei rivali all’Olimpico contro la Roma. Lui le cose le aveva messe in chiaro da sempre: la favorita è l’Inter che è la più forte e l’obiettivo della Juventus è raggiungere il quarto posto che vale la Champions. Ecco perché alla vigilia del posticipo con l’Udinese non c’è traccia di rimpianti.

Allegri ribadisce che l’Inter è la favorita

Alla vigilia della gara con l’Udinese (“ha meno punti di quanti ne avrebbe meritati”) l’allenatore della Juve parla dell’Inter: “Non bisognava aspettare la partita con la Roma per capire che fosse l’Inter la favorita, noi pensiamo a vincere per allungare dal quinto posto dopo aver fatto un sol punto in due partite e pensiamo al nostro percorso. Abbiamo imparato molto dallo scontro diretto perso e speriamo di metterlo in pratica. Rimpianti non ne abbiamo, il primo tempo è stato equilibrato, nel secondo si è spaccata la partita ma indipententemente da questo in testa alla classifica c’è la squadra più forte”.

Qualcuno azzarda un paragone impossibile: “Scudetto perso in albergo come capitò a Sarri col Napoli? Sono due situazioni completamente diverse e noi domani saremo tutto fuorchè demotivati, vogliamo tornare a -4 dall’Inter e per tornare a giocare la Champions, che è il nostro obiettivo, la gara di domani è molto importante”.

Allegri si vede ancora sulla panchina della Juve

Domani Allegri raggiunge Lippi a 405 panchine, gli chiedono se si vede ancora allenatore della Juve in futuro: “Ho ancora un anno di contratto. Noi dipendiamo sempre dai risultati. Sono soddisfatto del traguardo perché raggiungo Lippi che ha fatto la storia del calcio italiano e della Juventus. Sono molto contento, poi domani però abbiamo una partita da vincere e la mia panchina numero 405 passa in secondo piano”.

Allegri esclude l’esordio di Alcaraz dal 1′

Dopo un dribbling su Sanremo (“ho visto solo un pezzettino del festival, avevo visto Torino-Sassuolo, ho sentito la canzone che ha vinto ma quando si fanno le 23 devo andare a dormire, non ce la faccio a rimanere in piedi”) Allegri conferma la presenza dal 1′ di Alex Sandro: “Può ancora dare tanto al calcio, non è un giocatore semplice da trovare”

Mancherà Vlahovic: “Vlahovic ha un problemino all’adduttore ma tornerà la settimana prossima, gli altri stanno bene e domani deciderà tra Yildiz e Chiesa chi giocherà. Alcaraz non è pronto per giocare dall’inizio ma si è messo a disposizione, ha qualità e ci tornerà utile fino alla fine della stagione”.

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