Tre anni dopo, la storia in casa Juventus potrebbe ripetersi. Mentre la sconfitta contro il Benevento sembra aver sollevato i primi, veri dubbi della proprietà in merito alla scelta di affidare la panchina ad Andrea Pirlo dopo la breve esperienza con Maurizio Sarri, durante l’ultima sosta del campionato per gli impegni delle Nazionali si torna a parlare del futuro di Gianluigi Buffon.
Come riportato dai quotidiani sportivi, ‘La Gazzetta dello Sport’ e ‘Tuttosport’, nella giornata di lunedì, infatti, una delle leggende dello sport italiano e mondiale sembra aver deciso di interrompere anche la sua seconda avventura alla Juventus.
Nel 2018 Super Gigi scelse di non accettare il ruolo di riserva di Wojciech Szcesny per continuare ad essere titolare nel Paris Saint-Germain, salvo tornare a Torino già un anno più tardi, proprio nel ruolo di dodicesimo, anche per inseguire l’agognata Champions League.
Tuttavia, pur con un altro scudetto ed un Supercoppa Italiana ad arricchiare la propria, sterminata bacheca personale e con all’orizzonte la possibilità di vincere la Coppa Italia da titolare, a Buffon sembra stare stretto il ruolo di secondo portiere, nonostante la carta d’identità riporti 43 anni compiuti a gennaio.
Il colloquio decisivo con Andrea Agnelli è previsto solo al termine della stagione, ma Buffon sembra orientato a vagliare eventuali offerte per un posto da titolare con l’addio al calcio come unica alternativa.
La Juventus non farebbe ovviamente resistenza, nella speranza di riaccogliere Gigi a breve come dirigente, o magari allenatore.
Del resto la fiducia in Szczesny è assoluta e il portiere polacco sembra essere tra i pochi sicuri del posto anche per la prossima stagione, al punto che la società è già pronta a valutare i nomi per un possibile dopo-Buffon. L’idea è quella di riportare in bianconero giocatori che già conoscano la realtà , meglio ancora se di proprietà .
Le ipotesi più probabili portano allora a Mattia Perin, in prestito al Genoa dove il portiere è tornato protagonista dopo i tanti infortuni, oppure a Emil Audero, prodotto del vivaio della Juventus, ma ceduto alla Sampdoria, dove il rendimento dell’italo-indonesiano è sempre stato di alto livello. Ad uno dei due potrebbe toccare in eredità  una delle maglie più pesanti della storia recente della Juve.
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