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Juventus, Cassano distrugge Thiago Motta "Ho saputo come sceglie la formazione"

FantAntonio è sempre stato avversore del tecnico bianconero e dopo i due ko di fila con Fiorentina e Atalanta spara a zero sull'italobrasiliano

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

Tra le tante critiche mosse a Thiago Motta, nell’occhio del ciclone dopo le due disastrose sconfitte di fila di una Juventus mai così discontinua, ce n’è una in particolare, quella di cambiare sempre squadra, senza confermare mai la stessa formazione da una gara all’altra e spesso cambiando anche di ruolo i giocatori. Le tradizioni raccontano che prima di scegliere l’11 titolare Liedholm si consultasse con un mago e che anche Roberto Mancini si affidasse ad un astrologo per fare le sue scelte ma in quei casi – veri o verosimili che fossero – si trattava di un ballottaggio tra due giocatori mentre l’italobrasiliano di frequente stravolge tutto in formazione. Sul tema a rivelare un retroscena è Antonio Cassano.

Cassano rivela perchè Thiago Motta cambia sempre gli 11

Nel corso dell’ultima puntata di Viva el Futbol FantAntonio, che non è mai stato tenero con Motta anche a costo di scontrarsi con l’amico Adani che ha sempre difeso il tecnico bianconero, ha sparato a zero rivelando anche un piccolo segreto: “Sono sette mesi uno peggio dell’altro, anche ieri ho visto McKennie punta sinistra, spiegatemi, Motta è un bravo ragazzo ma è in confusione, fa scelte azzardate e non ho visto un briciolo d’idea, Adani mi aveva quasi convinto della strada intrapresa ma ha perso il gruppo”.

Poi la rivelazione: “Sapete cosa ho saputo? Lui va avanti con chi va bene in allenamento, che sia Savona o Mbangula, è così che sceglie la formazione, a seconda di chi fa bene o meno bene durante la settimana“. Per il barese Motta sbaglia in campo e fuori: “Quando parla non dice niente, quando va a dire: ‘siamo convinti del progetto’ ma peggio di così non si è mai fatto, mettici la faccia e sii forte anche nelle dichiarazioni. O si è credibili o una presa per il cu…così non mi piace”.

Per Cassano Motta andrà via in ogni caso

Cassano è scatenato: “Dopo l’Empoli e il ko in coppa Italia Giuntoli parlò due giorni dopo ma disse le stesse identiche cose, dicendo che voleva vedere qualcosa ma cosa si è visto? Si sta peggiorando, non trovo lo 0,1% per ripartire, è vero che Spalletti e Conte hanno vinto al secondo anno al Napoli e all’Inter ma si vedeva un gioco, un progetto, anche con Pioli che ha vinto al terzo anno era così ma con Motta è diverso: non ha empatia con la gente e con i giocatori che avvertono se uno è credibile o meno. Penso che anche la società non sia contenta. Non può rimanere anche se dovesse arrivare quarto”.

Le critiche sono su tutti i versanti “Domenica c’erano Yildiz e Conceicao fuori e McKennie esterno… Faccio fatica a capire come si possa ripartire. Tutti quelli che hai bruciato quest’anno che fai li mandi via? Io la stagione gliela farei finire, chi arriva se no? Viene Tudor e magari devi confermarlo? Prima del Mondiale del club prenderei però un altro allenatore, solo così la Juve può ripartire con un’idea diversa. Prenderei De Zerbi, non volete lui? Non volete Mancini? Prendete Klopp. Se gli date un altro anno riparti pure con lui ma dopo un mese e mezzo se non arrivano i risultati che fai?”.

Il dietrofront su Inzaghi

Anche su Inzaghi era stato assai duro in passato Cassano ma ora si è ricreduto: “L’Inter si è dimostrata la più forte, ha dato un bello strappo e finirà così. E’ la più forte, è davanti ed è complicato riprenderlo. Mi ha impressionato Simone Inzaghi, i dati contano: 8 partite con Gasperini, che io stimo di più e penso sia un fenomeno, Inzaghi è l’unico ad aver vinto 8 volte. Gli prende sempre le misure, l’Atalanta ha sempre grandi difficoltà di Inzaghi. A volte sbaglio e devo ritornare sui miei passi, Inzaghi ha dato uno strappo, ha strameritato, giocando uomo a uomo anche alto, difficilmente ho visto l’Atalanta fare un solo tiro in porta.

Inzaghi mi ha convinto, ha fatto una grande partita in uno stadio tremendo contro una squadra meravigliosa. Difficilmente ho visto un allenatore fare le scarpe a Gasperini, Inzaghi ha sempre vinto e strameritato. Va dato merito a Inzaghi e alla squadra, secondo me ha dato lo strappo decisivo. L’Inter ha distrutto l’Atalanta, il campionato è finito”

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