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La Juventus del -15 valuta un post Allegri: su di lui incombe l'ombra di De Zerbi, oltre al solito Conte

Dopo la penalizzazione e il momento complicatissimo, riprende corpo l'idea di imprimere un cambio passo stando almeno alla stampa inglese che annuncia il divorzio tra De Zerbi e il Brighton

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Elisabetta D'Onofrio

Elisabetta D'Onofrio

Giornalista e content creator

Giornalista professionista dal 2007, scrive per curiosità personale e necessità: soprattutto di calcio, di sport e dei suoi protagonisti, concedendosi innocenti evasioni nell'ambito della creazione di format. Un tempo ala destra, oggi si sente a suo agio nel ruolo di libero. Cura una classifica riservata dei migliori 5 calciatori di sempre.

Erano tempi meno bui, quelli attraversati dalla Juventus in cerca di identità di inizio stagione quando le variabili dall’esito catastrofico avevano indotto a ritenere possibile la via dell’esclusione di Massimiliano Allegri e l’ipotesi Roberto De Zerbi. Una via suggestiva che, adesso, sembra tornare in auge. Con una nuova incognita che aggiunge estrema incertezza.

La Juventus cerca De Zerbi

Il baratro in cui era scivolata la Juventus, con una continuità impressionante a inizio del campionato rispetto alla situazione odierna, è quasi superflua. Allora incassò la sconfitta di Monza, Allegri piazzò in panchina Bonucci (un caso nel caso, per via di quei precedenti che non possono essere trascurati), l’involuzione di Dusan Vlahovic – il miglior attaccante in circolazione – e subì il paradosso calcistico della Champions League.

Allegri e la sua filosofia di gioco, ancora oggi oggetto di critiche sistematiche, furono messe in discussione. E il nome di Roberto De Zerbi sembrava una soluzione cara e apprezzabile, anche sotto il profilo umano, di adesione a determinati valori di lealtà e correttezza.

La soluzione interna: Montero come traghettatore

Erano i giorni in cui si susseguivano indiscrezioni, quelle che portavano anche alla sempre cara soluzione interna come Paolo Montero, allenatore della Primavera, che avrebbe risolto i nodi di ingaggio che all’epoca, ancora di più dopo l’esplosione dell’inchiesta Prisma, preoccupano la dirigenza e gli Elkann.

Su chi potrebbe subentrare a Allegri c’è una letteratura alquanto ampia, dettata da una situazione aggravata dalla penalizzazione di 15 punti decisa e applicata a campionato in corso.

Le occasioni sfumate con De Zerbi e il sogno Conte

Dicevamo che a sostegno del cambio di mentalità, immagine e filosofia un tecnico come De Zerbi sarebbe stato perfetto, dopo il no al Bologna in rispetto a Sinisa Mihajlovic. La scelta del Brighton aveva però un suo significato, nella carriera dell’allenatore ex Shakthar, alla luce degli accadimenti seguiti e per via del contratto che blindava Allegri e vincolava la società.

Ora però è la stampa inglese a sostenere che De Zerbi lascerà il club e a valutare una eventuale offerta della Juventus. Addirittura il Telegraph è certo che il ritorno in Serie A sarebbe prossimo se l’Inter mancherà gli obiettivi stagionali.

Antonio Conte, sempre caro a una certa generazione di tifosi, fino a giugno è legato al Tottenham e concretamente i rapporti con la nuova Juventus costituiscono una autentica incognita.

Anche se, in questo quadro, il Tottenham sarebbe una delle papabili candidate a ingaggiare De Zerbi versando la clausola da 13 milioni per liberarlo dal Brighton. Una cifra che l’Inter, in situazioni finanziarie non idilliache, forse non vorrebbe versare.

Fonte: ANSA

De Zerbi

Le suggestioni più esose: Pochettino e non solo

Poi, certo ci sarebbe l’idea di reclutare un disoccupato di grande appeal internazionale come emerso in queste ore: Mauricio Pochettino, archiviato il PSG, sarebbe tra questi al pari di Tuchel e Zidane, entrambi senza squadra e in attesa di tempi e occasioni migliori.

Ma con quali soldi, verrebbe da chiedere? Tra i possibili allenatori da considerare, poi, si dovrebbe individuare un personaggio molto esperto in grado di sostenere le pressioni mediatiche e gestire anche un subentro così critico, in un contesto ambientale provato da risultati negativi e ambizioni stroncate.

Fonte: ANSA

Zidane

Cambio passo della società

Per il neo presidente, Gianluca Ferrero, e il nuovo ad Maurizio Scanavino chiamati a mantenere saldo il timore nel mezzo della tempesta che attende la Juventus, in questi mesi che saranno inevitabilmente segnati dalle inchieste giudiziarie della procura di Torino e dall’impatto di queste sulla giustizia sportiva, cambiare allenatore sarebbe forse evitabile.

Il ruolo di Allegri è quasi un inedito, anche nel calcio di livello, e porrebbe non poche complicazioni per ingaggio e nuovi equilibri. Idem dicasi per Conte che, qualora sia proprio De Zerbi a subentrargli al Tottenham sarebbe l’alternativa più probabile.

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