Questione di giorni, per l’esattezza sette. Perché dall’1 luglio Cristiano Giuntoli non sarà più un dipendente del Napoli, e da allora ogni momento sarà buono per leggere dell’accordo ufficiale tra l’ex ds azzurro e la Juventus. Tre anni di contratto, non è ancora dato sapere a quali cifre: ma di certo con la prospettiva di ricostruire le ambizioni di una squadra a secco di vittorie da due anni. Un’eternità, per le abitudini bianconere.
- Giuntoli separato in casa con il Napoli
- Il sacrificio di Giuntoli per la Juve
- Giuntoli-Manna, la nuova dirigenza bianconera
- La Juventus riparte da Giuntoli
Giuntoli separato in casa con il Napoli
D’altronde le avvisaglie della separazione Giuntoli-De Laurentiis ci sono state tutte: nessun coinvolgimento nella scelta di Garcia e nelle future strategie di mercato del Napoli, come testimoniato dalla rumorosa assenza alla conferenza di presentazione del tecnico francese. E la volontà, da parte del dirigente, di risolvere il proprio contratto: manca un anno alla scadenza, ma De Laurentiis non è uno che faccia sconti, anzi. Di conseguenza, Giuntoli si è convinto a rinunciare all’ultimo anno di stipendio, bonus compresi, per poter essere libero di firmare con la Juventus. I contatti con il club di Elkann c’erano stati già nella scorsa estate; sono proseguiti poi da dicembre 2022, con l’insediamento a Torino della nuova dirigenza, e non si sono mai interrotti.
Il sacrificio di Giuntoli per la Juve
Cosa che naturalmente non è piaciuta a De Laurentiis: ma d’altronde la Juventus non era disposta a pagare penali, dunque la palla è passata tutta nelle mani del ds. Necessario un piccolo sacrificio, lasciando sul tavolo un anno di stipendio pur di cambiare aria. Dopo i colpacci Kim e Kvaratskhelia, dopo Raspadori e Simeone, la vendita di Koulibaly e la blindatura di Osimhen, le strade di Giuntoli e Napoli si divideranno ufficialmente tra sette giorni.
Giuntoli-Manna, la nuova dirigenza bianconera
Il ruolo di Giuntoli alla Juventus? Il ruolo di direttore sportivo in questo momento è occupato da Giovanni Manna, ex ds della NextGen, il cui contratto è stato appena rinnovato fino al 2025. Il giovane dirigente si è già segnalato per la cessione di Kulusevski al Tottenham (che ha fruttato 30 milioni), per l’acquisizione a titolo definitivo di Milik dal Marsiglia e per il lavoro alla ricerca di un esterno che possa sostituire Cuadrado (Castagne del Leicester è l’obiettivo). Ma l’estate sarà lunga, la Juventus deve fare cassa per almeno un centinaio di milioni ancora, e deve piazzare gli esuberi Mckennie, Zakaria e Arthur. E vendere, si sa, è molto più difficile che acquistare.
La Juventus riparte da Giuntoli
La nuova struttura dirigenziale della Juventus vedrà Giuntoli nel ruolo di responsabile dell’area sportiva: compito che, fino ad oggi, è stato ricoperto da Francesco Calvo che, comunque, ricoprirà uno dei ruoli apicali del club. Il suo arrivo non esclude comunque Manna, che resterà in organico: al suo fianco il capo degli scout Matteo Tognozzi. Resta in bianconero anche Federico Cherubini, che ricoprirà il ruolo di coordinatore delle squadre in un lavoro che lo vedrà protagonista tra la Continassa e Vinovo. Ds della Next Gen sarà Claudio Chiellini, mentre il responsabile dell’under 19 sarà Massimiliano Scaglia.