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Juventus, John Elkann rompe il silenzio sull’accusa dei fondi nascosti

Il numero uno di Exor parla attraverso i propri legali della situazione legata all'eredità di nonna Marella e si difende dalle accuse della mamma

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Alessio Raicaldo

Alessio Raicaldo

Sport Specialist

Un figlio che si chiama Diego e la tesi di laurea sugli stadi di proprietà in Italia. Il calcio quale filo conduttore irrinunciabile tra passione e professione. Per Virgilio Sport indaga, approfondisce e scandaglia l'universo mondo dello sport per antonomasia

Continua a tenere banco la querelle sull’eredità della famiglia Agnelli. La contesa vede contrapposti Margherita Agnelli e i figli John, Lapo e Ginevra Elkann. In particolare il primogenito è accusato di presunte violazioni fiscali sulle quali sta tentando di far luce la Guardia di Finanza. A tal proposito nei giorni scorsi sarebbero stati individuati circa 500 milioni di euro nei conti esteri del presidente di Stellantis che, secondo la tesi della mamma, costituirebbero il patrimonio estero del padre poi passato a Marella Caracciolo. Dopo un periodo di silenzio è intervenuto lo stesso John per fare chiarezza tramite i propri legali.

Parola agli avvocati di John Elkann

Gli avvocati Federico Cecconi, Paolo Siniscalchi e Carlo Re – difensori di John Elkann – hanno voluto ridimensionare la vicenda: “C’è un’evidente contraddizione tra quanto riportato dei media che hanno parlato di “fondi nascosti” e il fatto che sono stati regolarmente dichiarati al fisco dal nostro assistito, che ha pagato le imposte dovute e continuerà a farlo“.

Aggiungendo poi che: “l’assetto proprietario della Dicembre – la holding che custodisce le altre società di famiglia, ndr – , che è stato definito oltre 20 anni fa e che riflette la volontà dell’avvocato Agnelli nell’assicurare continuità alle attività della famiglia, volontà arcinota e accettata da tutti gli interessati quando era in vita, non può in alcun modo essere messo in discussione“.

No alla rissa mediatica: risponderemo nelle sedi giudiziarie

La nota dei legali dell’amministratore delegato della Exor, società che controlla anche la Juventus, prosegue: “Non è nostra intenzione farci trascinare in una rissa mediatica poiché ci sentiamo più a nostro agio a rispondere nelle sedi giudiziarie come abbiamo sempre fatto negli ultimi venti anni. Ma è di immediata evidenza l’incompatibilità logica e giuridica tra la disponibilità di fondi, peraltro nota da anni, e la circostanza riportata da taluni organi di informazione per i quali sarebbero stati nascosti“.

L’accordo tra Margherita Agnelli e mamma Marella

Facciamo un passo indietro. Nel 2004 Margherita Agnelli, oggi accusatrice, siglò un accordo con la madre Marella Caracciolo nel quale accettava di rinunciare alle partecipazioni nelle società in cambio di 109 milioni di euro e beni per circa 1,1 miliardi. Anni dopo, però, la donna impugnò il documento, sostenendo che parte del patrimonio di famiglia le era stato nascosto, falsando quindi la valutazione dell’accordo.

La Guardia di finanza sta ora lavorando per acquisire circa 14 documenti originali, datati fra il 2004 e il 2018, per capire le circostanze in cui le società passarono da Marella Caracciolo ai nipoti John, Lapo e Ginevra Elkann.

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