Si arricchisce di nuovi elementi l’inchiesta sulla Juventus, con prove in mano alla Procura che rischiano di inguaiare la Vecchia Signora sia in ambito sportivo che penale, ma che rischiano di coinvolgere anche altri club che con la Juve facevano diversi affari. Il quotidiano La Repubblica dà notizia infatti di un importante documento finito in mano agli inquirenti, che potrebbe rappresentare un importante caposaldo dell’accusa nell’ambito del filone delle cosiddette partnership con altre squadre: una lettera di Paratici.
- Inchiesta Juve, atti inviati ad altre sei Procure
- La lettera di Paratici a Carnevali su Demiral
- Il sospetto della Procura: Sassuolo succursale Juve
Inchiesta Juve, atti inviati ad altre sei Procure
Ieri la Procura di Torino ha inviato gli atti atti alle Procure di Bergamo, Bologna, Cagliari, Genova, Modena e Udine. Nel mirino i rapporti tra la Juve e l’Atalanta, il Bologna, il Cagliari, la Sampdoria, il Sassuolo e l’Udinese. Particolarmente scottanti i due carteggi di Paratici proprio con il club neroverde, due impegni scritti in nome e per conto della Juventus riguardanti due calciatori: l’attaccante Traoré, recentemente passato dal Sassuolo al Bournemouth, e il difensore Demiral, oggi all’Atalanta.
La lettera di Paratici a Carnevali su Demiral
Scrive Repubblica: “Nelle mani degli inquirenti ci sarebbe una side letter tra Paratici e Carnevali (ad del Sassuolo, ndr). Per sette mesi il difensore turco sarebbe sceso in campo con la maglia neroverde, mentre era già di proprietà (non dichiarata) bianconera. Non avendo la Juve uno slot per un calciatore extracomunitario, lo avrebbe fatto prendere provvisoriamente dal Sassuolo“. Il club emiliano, dunque, avrebbe fatto da ‘parcheggio abusivo’ per la Juventus. E non è tutto.
Il sospetto della Procura: Sassuolo succursale Juve
Il racconto di Repubblica continua e si sofferma sul successivo passaggio del calciatore dal Sassuolo alla stessa Juventus: “Nel gennaio 2019 il cartellino del giocatore viene riscattato interamente dall’Alanyaspor, che nella stessa sessione di mercato lo cederà in prestito, con obbligo di riscatto, al Sassuolo. Ma in realtà, secondo i pm, già in quel mese la Juve si sarebbe impegnata a comprarlo in ogni caso, per quattro milioni. Inglobati poi nei 18 con cui a luglio è stato effettivamente acquistato”.