Ci sono gol, azioni e polemiche che restano nell’immaginario collettivo per decenni e anche più. In questa categoria rientra quanto accadde il 26 aprile del 1998 durante Juventus-Inter, scontro diretto per lo scudetto con le due squadre divise da un sol punto (66 a 65 per i bianconeri). Del Piero al 21′ porta avanti la Juve, nella ripresa al minuto 25 l’episodio che entrerà nella storia e che probabilmente si può considerare il rigore (negato) del secolo: da un contrasto tra Zamorano e Birindelli all’interno dell’area di rigore della Juve sbuca fuori un pallone su cui si gettano Ronaldo e Iuliano; il Fenomeno sposta il pallone con la punta del piede destro e qualche istante dopo i due si scontrano: il brasiliano va a terra. L’arbitro Ceccarini non fischia rigore. I giocatori dell’Inter lo circondano, Luigi Simoni, l’allenatore, entra in campo per protestare; nel frattempo l’azione continua e Taribo West si scontra con Del Piero nell’altra area di rigore. L’arbitro Ceccarini fischia rigore. Del Piero lo sbaglia, ma la Juventus riesce comunque a vincere per 1-0 quella partita e, qualche settimana dopo, anche il campionato. A distanza di quasi trent’anni, Mark Iuliano è tornato sull’episodio in un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport.
Il ricordo di Iuliano
L’ex difensore bianconero, Mark Iuliano, ha ribadito la sua posizione sul contatto con Ronaldo: “Sono convinto che l’episodio sia stato letto correttamente dall’arbitro Ceccarini, io presi posizione e rimasi fermo, Ronaldo venne a sbattermi contro, poteva essere un blocco ma nel calcio il blocco non esiste”. Per Iuliano, quindi, si è trattato soltanto di un’azione soggetta a ‘interpretazione’ e non di un chiaro intervento falloso.
Il rispetto per Ronaldo
Nonostante le polemiche che ancora accompagnano quell’episodio, Iuliano preferisce non soffermarsi troppo su ciò che accadde in campo. “Ciò che succede sul campo resta lì, troppo non rispettoso sia per me che per la grandezza di Ronaldo ingabbiarci in quell’attimo entrambi”.
Parlando di quella stagione, l’ex difensore non ha avuto dubbi sulla superiorità della sua squadra: “Loro avevano Ronaldo, noi Del Piero e Zidane, la Juve del ’98 era più forte ed eravamo più squadra”.
Le proteste di Simoni
Dopo l’episodio del contatto, l’allenatore dell’Inter Gigi Simoni protestò con grande veemenza. Su di lui, Iuliano ha espresso parole di rispetto: “Simoni non c’è più, non può parlare, non è giusto tirarlo in ballo. Lo ricordo come un allenatore bravo e come un uomo da rispettare”.
Dopo il contatto Ronaldo-Iuliano, l’azione proseguì e la Juventus ottenne un calcio di rigore. Un dettaglio spesso trascurato nelle discussioni, come ricorda l’ex difensore: “E Pagliuca parò il tiro di Del Piero, molti lo dimenticano. Per noi giocatori è tutto finito lì”.
Il pensiero su Calciopoli
Non manca infine un pensiero sullo scandalo di Calciopoli, Iuliano ha voluto dire la sua ribadendo comunque a prescindere la forza della Juve di quegli anni: “Eravamo una squadra pazzesca, tra le migliori al mondo, con allenatori come Lippi, Ancelotti e Capello, e non avevamo bisogno di aiuti né di aiutini. Sul campo, mai avuta la percezione che godessimo di agevolazioni. Calciopoli è stata un’inchiesta che poggiava su chiacchiere telefoniche in cui si parlava di tanti, però ha pagato soltanto la Juve”.
