Massimiliano Allegri ha parlato per la prima volta in conferenza stampa dopo il ritorno alla Juventus: “Mi sembrava di essere 18 anni quando ho iniziato a fare l’allenatore: emozionato e divertito. All’inizio ho avuto solo ragazzi giovani, che hanno fatto un buon test. Basta parlare del passato. Inizio un nuovo ciclo con un’ottima squadra a disposizione. Abbiamo fatto cinque anni meravigliosi, poi abbiamo deciso di separarsi due anni fa. Dobbiamo arrivare a marzo per giocarci i nostri obiettivi”.
Allegri è tornato per vincere: “Dal 22 agosto dobbiamo fare punti. Quello fatto non serve per portare nuovi trofei. Dobbiamo pensare solo a quello che dobbiamo fare. Il DNA della Juve è preciso, con le vittorie arrivate attraverso il sacrificio. Trovo una squadra che ha vinto un campionato con Sarri e due trofei con Pirlo. Teoria del corto muso? Sappiamo che per vincere lo scudetto servono un tot di goal e che dobbiamo prenderne il meno possibile. Anche l’anno scorso ha vinto la miglior difesa. In questo campionato la quota scudetto è tra 86 e 88 punti. La Champions è un desiderio da parte di tutti. Per vincerla ci sono molte componenti. Il primo obiettivo è passare il girone”.
Non potevano mancare considerazioni su Cristiano Ronaldo: “E’ un grandissimo campione, un giocatore straordinario e un ragazzo intelligente. Ho parlato con Cristiano. Gli ho detto che quest’anno è un anno importante. Sono contento di ritrovarlo. Ha una responsabilità maggiore rispetto a tre anni fa. Oltre a mettere in campo le sue qualità da goleador, da lui mi aspetto molto sul piano della responsabilità. Poi durante l’anno ci sarà la gestione, come con tutti. Non ho passato il periodo di Covid e immagino le difficoltà nella gestione degli allenamenti durante questa fase”.
E anche su Dybala: “Paulo Dybala si è presentato molto bene fisicamente e mentalmente – ha proseguito Allegri -, punto molto su di lui e pretendo molto. È un calciatore che fa goal. Come presenze è il capitano della Juventus dopo Chiellini, visto che Bonucci se n’è andato e si azzera. Se vuoi la fascia la deve comprare. Quando è tornato alla Juve è diventato ultimo, ora sta scalando posizioni. Ma Leo questo lo sa”.
Allegri ha chiuso parlando di mercato e del Real Madrid: “Mercato? Io sono un allenatore aziendalista: devo portare risultati e dare valore. Mi viene da sorridere quando sento ‘Allegri fa il manager’. Ci riuniremo con la società per capire cosa si può fare e non si può fare. Locatelli? E’ una roba di mercato e io di mercato non ne parlo. Due volte no al Real Madrid? Diciamo di sì, soprattutto quest’anno. Devo ringraziare il presidente (Perez, ndr). Ho fatto riflessioni e ho scelto la Juventus. E’ stato un gesto d’amore verso un club che mi ha dato tanto. Credo tanto in questa squadra, che è divertente da allenare. Divertente ma poi bisogna vincere, che è la cosa più importante e che conta”.