Il progetto tecnico avviato in estate da Thiago Motta alla Juventus avrebbe dovuto avere Kenan Yildiz tra i suoi protagonisti principali: per un po’ è stato così, poi il rapporto tra l’allenatore italo-brasiliano e il talento turco s’è incrinato, con quest’ultimo che è finito spesso in panchina. Il giornalista Sandro Sabatini ha svelato un retroscena sul rapporto tra i due.
- Juventus, il rapporto tra Motta e Yildiz agli inizi
- Juventus, la freddezza di Motta verso Yildiz
- Juventus, il retroscena tra Motta e Yildiz
- Juventus, Tudor col compito di rilanciare Yildiz
Juventus, il rapporto tra Motta e Yildiz agli inizi
“Mi è sembrato un ragazzo fantastico, in campo può fare qualsiasi ruolo. Quando hai voglia e disponibilità, e quel talento, puoi solo migliorare”. Così Thiago Motta aveva parlato di Kenan Yildiz nel giorno della sua presentazione da tecnico della Juventus, facendo intendere che il suo progetto tecnico era fondato anche sulle qualità del 19enne turco. E per diversi mesi, Motta ha tenuto fede a quell’idea: Yildiz è stato un titolare fisso della Juventus, mai in discussione anche quando non ha brillato in campo.
Juventus, la freddezza di Motta verso Yildiz
Col passare del tempo, però, il rapporto con Motta è cambiato, fino a toccare il suo minimo storico nelle ultime gare prima dell’esonero del tecnico italo-brasiliano. Yildiz è stato utilizzato fuori ruolo, sulla parte destra della trequarti, e molto spesso è finito in panchina o è stato sostituito anzitempo: tra i momenti più difficili per il turco, le uscite dal campo a fine primo tempo avvenute nelle gare all’Allianz Stadium contro Psv e Atalanta, con quest’ultima seguita dal match con la Fiorentina, che Yildiz ha guardato interamente dalla panchina.
Juventus, il retroscena tra Motta e Yildiz
Della trasformazione dell’intesa tra Motta e Yildiz ha parlato anche il giornalista Sandro Sabatini, che durante il podcast “Calcio Selvaggio” ha rivelato un retroscena riguardante il rapporto tra il tecnico e il trequartista. “Yildiz ad un certo punto evapora nelle gerarchie di Thiago Motta”, ha ricordato Sabatini, prima di citare un’abitudine che Motta avrebbe preso durante gli allenamenti della Juventus.
“Yildiz è un ragazzo giovane – ha aggiunto Sabatini – si è trovato sballottato a destra e a sinistra e in un paio di frangenti, in allenamento, Motta gli ha detto: ‘Ma chi ti credi di essere? Non sei mica Messi’”. Parole che, secondo il giornalista, sarebbero andate a incidere sull’autostima del turco, contribuendo a condizionarne il rendimento in campo.
Juventus, Tudor col compito di rilanciare Yildiz
Tra i compiti di Igor Tudor, allenatore che ha preso il posto di Motta, c’è dunque anche quello di restituire fiducia a Yildiz, giocatore che nel giusto contesto è in grado di fare la differenza o comunque elevare la qualità del gioco della sua squadra, come dimostrato nelle recenti partite tra Turchia e Ungheria in Nations League, che il bianconero ha giocato quasi per intero.
Tudor pare saperlo, almeno a giudicare dalle parole spese per il 19enne nella conferenza stampa di presentazione: “Sono due giocatori che devono fare gol – ha detto il tecnico croato parlando di Yildiz e Koopmeiners, altro giocatore che non ha visto scattare la scintilla con Motta. ”Possono fare la differenza – ha aggiunto Tudor – proverò a trovare le posizioni giuste per farli rendere di più”. Ma se anche il croato dovesse fallire, non è escluso che la Juventus decida di separarsi da Yildiz.