La stagione della Juventus sembra(va) essere iniziata con il piede giusto. L’impatto immediato delle stelle della campagna acquisti, Di Maria e Pogba, il ritrovato entusiasmo dentro e fuori dal gruppo bianconero e l’apertura della società a ritoccare ulteriormente la rosa nell’ultimo mese di mercato. L’infortunio al ginocchio occorso a Paul Pogba ha però squarciato serenità e ottimismo, facendo riaffiorare i dubbi sull’affidabilità del francese.
- Juventus, il comunicato sull'infortunio di Pogba
- L'infortunio al ginocchio di Pogba: tornano i dubbi sulla tenuta fisica del francese
- Juve, rischio operazione per Pogba: gli scenari
- Mercato Juventus, cosa cambia dopo l'infortunio di Pogba
Juventus, il comunicato sull’infortunio di Pogba
Una fitta al ginocchio destro al termine di un esercizio di tecnica dell’allenamento di sabato pomeriggio negli Stati Uniti era bastata al francese per chiedere subito l’intervento dello staff medico e interrompere l’allenamento. Del resto nessuno è il miglior medico di se stesso e un calciatore sa quasi sempre bene quando è il caso di fermarsi. E di allarmarsi. In questo caso Pogba, pur avendo lasciato l’allenamento zoppicante, ha dispensato sorrisi e pollici alzati nell’immediato e nelle ore successive verso compagni e tifosi presenti, pertanto nulla faceva immaginare la diagnosi ufficializzata nella tarda serata italiana di martedì dalla Juve: “A seguito del dolore riferito al ginocchio destro, Paul Pogba è stato sottoposto ad approfondimenti radiologici che hanno evidenziato una lesione del menisco laterale. Nelle prossime ore sarà sottoposto ad una consulenza ortopedica specialistica. Pertanto, non prenderà parte alla trasferta di Dallas per proseguire le cure“.
L’infortunio al ginocchio di Pogba: tornano i dubbi sulla tenuta fisica del francese
Pogba arriva da stagioni molto tribolate al Manchester United nelle quali oltre a deludere sul piano del rendimento è stato bloccato da numerosi guai fisici che negli ultimi tre anni gli hanno impedito di toccare la boa delle 30 presenze. La Juventus e Allegri erano ovviamente a conoscenza di tutto questo, ma va detto che i recenti problemi accusati da Pogba sono stati quasi tutti di natura muscolare. In questo caso si tratta di un infortunio diverso, seppur non traumatico, dal momento che il problema al menisco di Paul non è scaturito da un contrasto. Insomma, la “carrozzeria” di un giocatore potente come Pogba va preservata, i primi allenamenti della stagione e il caldo torrido potrebbero aver appesantito i muscoli e causato la fitta al ginocchio, ma sono solo ipotesi. Non lo è invece il fatto che anche la Juve fosse a conoscenza che il giocatore conviveva da tempo con noie al menisco, per questo la diagnosi non ha sorpreso più di tanto Allegri e lo staff medico, ma soprattutto per questo la volontà è quella di non rischiare nulla, quindi di sbagliare la terapia o di affrettare il rientro.
Juve, rischio operazione per Pogba: gli scenari
Solo nelle prossime ore, dopo l’effettuazione di un consulto specialistico, si saprà se Pogba dovrà o meno sottoporsi a intervento chirurgico. Qualora si opti per la terapia conservativa i tempi di recupero potrebbero anche essere di poco inferiori al mese, mentre se Pogba andasse sotto i ferri non lo si vedrà in campo prima di una sessantina di giorni. L’inizio anticipato della stagione è in questo caso un alleato e un nemico per la Juve, che sa in ogni modo di poter tornare a contare sul proprio totem al massimo dopo la prima sosta del campionato di fine settembre, ma anche di rischiare di fare a meno del francese per le prime sei giornate di campionato e le prime due del girone di Champions.
Mercato Juventus, cosa cambia dopo l’infortunio di Pogba
La valutazione sull’operazione non terrà comunque conto di questi parametri, ma solo della necessità di risolvere il problema alla radice e avere Pogba nelle migliori condizioni possibili al rientro. Piuttosto quanto accaduto avrà ripercussioni importanti a livello di mercato. La più importante riguarda un giocatore che negli Stati Uniti non c’è, Adrien Rabiot, che sarà il sostituto di Pogba nelle prime uscite stagionali: l’ex Psg quindi non lascerà la Juve, ma dall’altra parte i bianconeri non inseriranno in rosa altri due centrocampisti. La relativa gravità dell’infortunio di Pogba, il peso a bilancio degli ingaggi di Arthur e Ramsey e la presenza in organico di altre mezzali, da McKennie a Zakaria fino al giovane Fagioli, non cambierà l’impostazione dell’ultimo mese di mercato della Juventus, che si limiterà ad acquistare solo il regista tanto richiesto da Allegri individuato in Leandro Paredes, per il quale la trattativa con il Psg, appena partita secondo la stampa argentina, potrebbe concludersi entro pochi giorni.