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Juventus, retroscena su rottura Allegri e Giuntoli e il rapporto del ds con lo spogliatoio

Secondo Francesco Oppini alla base della frattura tra tecnico e dirigente ci fu il mercato, i tifosi chiedono la testa sia dI Motta che dell'ex Napoli

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

Il campionato resta l’ultima ancora di salvataggio per una Juventus che a febbraio è già fuori da quasi tutto: non era questo che si aspettavano i tifosi e la proprietà quando, dopo aver cacciato Allegri, presero Thiago Motta dal Bologna dei miracoli investendo per giunta 200 milioni sul mercato. In tanti oggi rimpiangono il tecnico livornese, esonerato dopo la coppa Italia vinta dopo un anno di braccio di ferro con Giuntoli e proprio sul rapporto tra i due emergono alcuni retroscena rivelati da Francesco Oppini.

Il mercato alla base della rottura Allegri-Giuntoli

Parlando a Tutti Convocati su Radio24, il cronista-tifoso bianconero – volto noto di 7Gold – ha rivelato alcuni passaggi relativi alla scorsa stagione: “quando Allegri si sta giocando uno scudetto con una squadra tre volte superiore ad ora, aveva bisogno di 2/3 giocatori di qualità, gli hanno preso Djalo e Alcaraz che oggi non sappiamo neanche che mestiere facciano. Perché l’ha fatto? Perché se Allegri per sbaglio avesse centrato lo scudetto, Giuntoli non poteva più cacciarlo e questo spiega il famoso gesto di stizza a fine anno.

Quando Allegri aveva capito che Giuntoli stava trattando per Di Gregorio, l’allenatore viene in possesso di un biglietto un mese prima della finale di Coppa Italia dove c’erano scritti i movimenti di mercato che sarebbero stati fatti in estate e lui non era stato avvisato e quindi aveva già capito di esser fuori. Ve lo dico perché ho contatti diretti con giocatori della Juve che mi rispondono tutti allo stesso modo: dal nulla, senza motivo, sei fuori dopo il rinnovo. Questo è l’andazzo. E’ una società seria questa? Sembriamo l’Inter di Moratti. Lo spogliatoio, che io sappia, non sta con Motta».

Una rivoluzione sbagliata

Per Oppini non andava stravolto tutto dopo la passata stagione: Una squadra che vince la Coppa Italia l’anno scorso, arriva terza in Serie A con un centrocampo con Nicolussi Caviglia, Locatelli e Miretti significa che non è una squadra da rifare. Poi hai mandato via tanta gente perché probabilmente non li volevi nella tua rosa di quest’anno; hai ricostruito, hai fatto cassa, ma la situazione mi sembra ampiamente peggiorata. E il punto principale è che alla Juventus, il più grande club italiano, si sono permessi di dare le chiavi della squadra in mano ad un allenatore di prospettiva. Questo non è ammissibile. E perché hanno permesso a Giuntoli (che a Napoli ha fatto benissimo, ma in 9 anni) di prendere le chiavi della Juve e far quello che voleva”.

I tifosi della Juventus sul piede di guerra

Fioccano le reazioni sui social: “Perché non parlate mai seriamente di Elkann? Avete paura? Perché tutto quello che tocca distrugge. La Ferrari 10 anni di figuraccie . La Juve 2006 la mandò in b con lui complice. Nel 2023 plusvalenze per cacciare il cugino….è pure in malafede. Perché non parlate?” e poi: “Aveva ragione Allegri e lo rimpiango, senza mercato, senza due centrocampisti di peso e titolari da inizio stagione, ha preso coppa Italia, primo nel girone di andata, ha centrato la qualificazione nonostante il caos societario” e anche: “Almeno questa volta però Motta ci ha messo la faccia! Non Giuntoli però che spero sia scappato… Lui è la vera causa di questo disastro! Sbagliando Allenatore, acquisti, vendite incomprensibili! ”

C’è chi scrive: “I danni più grossi li ha fatti Giuntoli. Fuori entrambi e subito per non perdete altro tempo, ma figurati non lo faranno mai!” e anche: “Non si può sentire solo oggi l’allenatore parlare di un atteggiamento. Io provo vergogna da mesi ormai vedere una confusione totale in campo. Di gioco di schieramento. Giocatori una volta in un ruolo la partita dopo o nella stessa partita in un altro. Tutto ciò e non oggi è imbarazzante” e infine: “La società non esiste, questa non è la vera Juventus, quella tornerà quando ci saranno una dirigenza ed un presidente Juventini. Finora solo comparse che tifano altre squadre, oltretutto”.

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