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Juventus, la battaglia contro Ronaldo non è finita: impugnato il lodo. Le motivazione dei bianconeri

La Juventus ha deciso di impugnare la sentenza del Collegio Arbitrale che la obbligava a pagare 9,8 milioni di euro a Cristiano Ronaldo. Il club attacca la “responsabilità precontrattuale”

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Gerry Capasso

Gerry Capasso

Giornalista

Per lui gli sport americani non hanno segreti: basket, football, baseball e la capacità innata di trovare la notizia dove altri non vedono granché

La battaglia tra la Juventus e Cristiano Ronaldo è destinata a continuare. A fare un nuovo passo è il club bianconero che lo scorso aprile era stato condannato a pagare al calciatore portoghese 9,8 milioni di euro a fronte dei 19,5 richiesti da CR7. I bianconeri però non ci stanno e preparano la prossima mossa.

La decisione del Collegio arbitrale

La decisione del Collegio arbitrale del Coni sul “Caso Ronaldo” è arrivato lo scorso 17 aprile con il giocatore portoghese che aveva aperto un contenzioso riguardante gli arretrati che il club non gli aveva versato dopo quella che è conosciuta come la “seconda manovra stipendi”. In quella occasione però il Collegio del Coni aveva condannato i bianconeri al pagamento di soli 9,8 milioni di euro rispetto ai 19,5 richiesti da CR7. La decisione però non riguardava gli emolumenti non percepiti da Ronaldo (il calciatore non avrebbe mai firmato la famosa carta, ndr) ma per quella che il Collegio ha definito una responsabilità “pre-contrattuale” da parte della Juve.

Le tappe della vicenda Ronaldo

Il caso riguarda, come si diceva, la seconda manovra stipendi che fa riferimento alla stagione 2020/2021. In quella occasione alcuni giocatori della Juventus avveravano rinunciare a una patte dello stipendio dopo che il club, come tutti quelli della serie A, era stato pesantemente colpito dalla pandemia Covid. Ronaldo ha richiesto il pagamento degli emolumenti di quella stagione pari a 19,5 milioni di euro lordi che non avrebbe mai ricevuto, la Juventus dal canto suo ha sempre dichiarato che la firma del portoghese sulla famosa “carta” non ci sarebbe mai stata e che in realtà CR7 avrebbe invece apposto il suo “autografo” a un accordo in cui dichiarava di non avere nessuna pendenza con il club subito prima di trasferirsi al Manchester United.

Le motivazioni della Juventus

Benché la Juventus non abbia ancora annunciato ufficialmente la sua decisione, sembra ormai certo che il club bianconero abbia scelto di impugnare il lodo perché ritiene di aver agito correttamente nei confronti e sostiene che anche il Collegio ha rilevato che l’assenza di dolo in capo alla società bianconera. Per questo motivo la battaglia andrà avanti presso il Tribunale di Torino. Del resto la stessa Juve, forte della sua posizione sulla materia, aveva deciso di non accantonare nessuna riserva in caso di sconfitta contro Ronaldo. Ora si apre un nuovo capitolo dio questa battaglia a distanza.

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