Thiago Motta cuce l’abito per la nuova Juventus che, a parte Conceicao e Milik, ha finalmente tutti a disposizione. Elemento non da poco, visto che martedì ci sarà l’esordio in Champions contro il Psv Eindovhen e poi lo scontro diretto con il Napoli.
- Juve, Thiago Motta lancia i nuovi
- Juve, Danilo e Kalulu scalpitano
- In attacco dubbio Weah-Adzic
- Arthur-Juve, matrimonio poco felice
- Arthur tra quattro mesi in Brasile
Juve, Thiago Motta lancia i nuovi
Il tecnico bianconero sfoggerà il turn over, necessario e inevitabile, ma che a differenza degli altri anni non dovrebbe intaccare il livello tecnico degli undici titolari. A Empoli si va per vincere, inciso superfluo: nessuna scelta è scontata, ma è lecito immaginare che l’undici che verrà schierato sabato a Empoli subirà diverse variazioni rispetto all’ultimo match contro la Roma. E’ molto probabile infatti che il tecnico lancerà dal primo minuto sia Douglas Luiz che Koopmeiners, ma non solo.
Juve, Danilo e Kalulu scalpitano
L’allenatore e il suo staff valuteranno i giocatori di ritorno dalle nazionali, ma è probabile che qualcuno venga tenuto a riposo per avere maggiore brillantezza nei prossimi impegni. Né l’olandese né il brasiliano si sono sobbarcati trasferte con le nazionali, e gli ultimi allenamenti li hanno dati in ottima forma. Ma le novità potrebbero arrivare anche dal reparto arretrato: perché capitan Danilo e Kalulu scalpitano, e non è fantasia immaginare che possano partire titolari sabato al posto di Gatti e Savona.
In attacco dubbio Weah-Adzic
La conferenza di domani potrebbe fugare gli ultimi dubbi, anche se in queste occasioni Thiago Motta si trasforma in catenacciaro d’altri tempi. Ma la formazione è presto fatta, davanti a Di Gregorio: Cambiaso potrebbe tornare a fare il terzino sinistro, i due vertici bassi saranno Locatelli e Douglas Luiz, il terzetto alle spalle di Vlahovic sarà composto da Yildiz, Koopmeiners e molto probabilmente Weah, anche se va tenuto d’occhio Adzic. Tranne il turco, sono rimasti tutti a Torino ed hanno lavorato con grande intensità: panchina per Nico Gonzalez, pronto a subentrare, così come per Thuram e Fagioli.
Arthur-Juve, matrimonio poco felice
Ma c’è ancora un residuo di calciomercato che ha interessato il club bianconero. Giuntoli ha lavorato alacremente soprattutto sul fronte delle cessioni, ma c’è un “lascito” della vecchia dirigenza del quale proprio non è riuscito a liberarsi: si tratta di Arthur, che ha rifiutato le offerte provenienti da Grecia e Turchia e rimarrà a Torino almeno fino a gennaio. Dopo McKennie, Arthur è stato il secondo calciatore bianconero ad essere reintegrato dopo l’esclusione dal gruppo nella prima parte della stagione, ma a differenza dell’americano (che ha già esordito) difficilmente vedrà il campo.
Arthur tra quattro mesi in Brasile
Bisognerà aspettare la riapertura del mercato in Brasile, ossia tra quattro mesi: Arthur dovrà lasciare la Juve a titolo definitivo, perché il club ha necessità di liberarsi di un ingaggio da 5 milioni netti all’anno più bonus. Il terzo più alto della rosa, assieme a quello di Douglas Luiz e dietro a Bremer e Vlahovic. Un destino inevitabile per l’acquisto più oneroso della Juventus nel calciomercato 2020: arrivato nello scambio con il Barcellona che prese Pjanic, non ha praticamente mai brillato, né con Pirlo né con Allegri. Ha trascorso un anno ad allenarsi con la squadra riserve del Liverpool, ha trovato più continuità nella Fiorentina, che però non ha voluto investire 20 milioni su di lui. E la Juve gli ha dovuto rinnovare anche il contratto per un altro anno (fino al 2026), per spalmare l’ingaggio ed evitare minusvalenze a bilancio. Lasciti di cui Giuntoli avrebbe fatto volentieri a meno.
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