Qualche giorno fa Fabio Capello aveva sentenziato come Dusan Vlahovic non fosse la punta ideale nella Juventus degli schemi e dei piani di Thiago Motta. “Fatica molto lontano dalla porta, e questo alla lunga può essere un problema per la squadra”, sono le parole dell’ex tecnico. E in effetti dopo le prime 12 giornate di campionato di Serie A 2024/2025, più le coppe, il rendimento del serbo nel nuovo corso post-allegriano è stato alquanto discontinuo.
- Vlahovic, un avvio di stagione tra luci ed ombre
- "Il ct Stojkovic non mi obbliga ad eseguire compiti difensivi": il messaggio a Motta
- L'intreccio di mercato tra Vlahovic e Zirkzee
- Vlahovic via a fine giugno? Il nodo rinnovo e l'ipotesi Zirkzee
Vlahovic, un avvio di stagione tra luci ed ombre
Certo, i freddi numeri parlano di 6 reti in 12 partite di campionato, 3 in quattro match disputati ad oggi di Champions League (più un assist). Non quindi un disastro per un attaccante del suo rango, tutt’altro. Nel frattempo però abbiamo assistito all’ascesa di Weah nelle manovre offensive, che da esterno si è dimostrato anche ottima punta centrale e degno vice di Vlahovic.
A quest’ultimo manca invece la costanza, con alcuni momenti davvero no come la prestazione contro il Napoli che ha messo in luce le difficoltà a liberarsi dalla gabbia costruita per lui dalla difesa della squadra di Conte. Dove sta quindi il vulnus che impedisce a Vlahovic di tirare fuori il bomber che alberga in lui? È lo stesso giocatore ad offrire una risposta, con annessa implicita tirata d’orecchie a Thiago Motta.
“Il ct Stojkovic non mi obbliga ad eseguire compiti difensivi”: il messaggio a Motta
Parlando infatti alla svizzera RSI il serbo, nel commentare il pareggio in Nations League per 1-1 contro la formazione elvetica (dove ha servito l’assist che ha consentito a Tadic di conquistare il gol del pareggio), ha spiegato: “Avere un partner davanti ti cambia parecchio, però dipende anche dall’allenatore. Mitrovic è un giocatore forte, che gioca molto sulle sponde e i duelli aerei. In questo modo io posso sfruttare le mie qualità, anche perché mister Stojkovic non mi costringe ad eseguire molti compititi difensivi”.
Vlahovic in pratica ha parlato a nuora affinché suocera potesse intendere. A suo dire, si troverebbe a suo agio non come solinga punta, ma con la collaborazione di un attaccante come lui. “Per un giocatore della mia struttura è importante. Non sono uno che corre così tanto. Se poi corro molto, non sono più fresco nella finalizzazione“. Insomma, a Thiago Motta è arrivato un messaggio tra le righe: da solo non posso sovraintendere la manovra offensiva e la fase di non possesso, ho bisogno di qualcuno al mio fianco in modo da smazzare i compiti ed avere la lucidità sotto porta. Come avviene nella Nazionale serba.
L’intreccio di mercato tra Vlahovic e Zirkzee
Una gatta da pelare per Motta e per la Juve, assieme ad una questione più puramente pratica, ovvero il suo ingaggio. Il contratto di Vlahovic scade a giugno 2026, ma intanto resta il giocatore alquanto costoso nella rosa bianconera, con l’ingaggio che in questa stagione arriva a toccare i 12 milioni.
Un dispendio che va fruttato molto più di quanto stia dando in campo attualmente l’attaccante, ed essa è una questione che riguarda anche il tecnico chiamato a valorizzare il proprio giocatore. Ma il futuro di Vlahovic potrebbe essere intrecciato a quello di un obiettivo di mercato che Motta conosce bene, ovvero Joshua Zirkzee.
Il centravanti questa estate è finito al Manchester United, ma il suo avvio di stagione è stato alquanto deludente avendo assommato la miseria di un solo gol e due assist in 17 partite disputate. Non esattamente quello che ci si aspetterebbe per un giocatore del suo ruolo e, soprattutto, del suo tariffario, ovvero 42 milioni che il club di Premier League ha dovuto sborsare per assicurarsi l’olandese.
Vlahovic via a fine giugno? Il nodo rinnovo e l’ipotesi Zirkzee
Come riporta la Repubblica, c’è la possibilità che Zirkzee tolga il disturbo da Manchester. E qui torniamo alla Juve e a Vlahovic: se non ci fosse la svolta riguardo il rinnovo del serbo, vista anche l’asticella del suo ingaggio che come abbiamo visto si è nel frattempo alzata, quest’ultimo potrebbe infine essere ceduto a giugno in modo da far entrare qualche soldo in cassa sotto la Mole.
A quel punto la Juve potrebbe trattare con lo United per ottenere Zirkzee tramite un prestito oneroso con obbligo di riscatto, come conferma anche Calciomercato.com. Sarebbe nel caso l’ideale allineamento dei pianeti per liberare Vlahovic e non svenarsi per una nuova pedina abile anche nelle manovre offensive. E ricostruire il connubio con Motta che tante soddisfazioni diede al Bologna.