Marcell Jacobs si è già acceso in vista dei Mondiali di atletica a Budapest, in programma dal 19 al 27 agosto. Non in pista, dove nelle ultime uscite a causa di problemi fisici non ha brillato come avrebbe potuto, ma sui social, grazie alle provocazioni del rivale numero uno del campione olimpico in carica: lo statunitense Fred Kerley.
- Olimpiadi, la vittoria di Jacobs su Kerley
- Social, botta e risposta tra Jacobs e Kerley
- A Budapest la resa dei conti
Olimpiadi, la vittoria di Jacobs su Kerley
La loro rivalità nasce da quel magico primo agosto 2021, quando Marcell Jacobs vinse i 100 metri alle Olimpiadi di Tokyo battendo proprio Kerley, secondo al traguardo. Lo statunitense non prese bene la sconfitta evidentemente, considerando queste dichiarazioni dopo essersi arreso alla supremazia del velocista italiano: “Non l’ho mai visto prima, non so chi sia“. La prima provocazione e adesso è arrivata anche la seconda, dopo che l’americano ha imparato a conoscere inevitabilmente il rivale.
Social, botta e risposta tra Jacobs e Kerley
Nelle ultime ore infatti i due hanno dato vita a un botta e risposta molto duro sui social. In una diretta social insieme al noto ex velocista Justin Gatlin, Kerley si è soffermato sulla sconfitta di Jacobs nei 60 metri indoor agli Europei, battuto dal connazionale Samuele Ceccarelli. Il Campione del Mondo in carica dei 100 metri non ci è andato leggero: “Le indoor sono le indoor: i veri cani sono quelli che vengono a misurarsi all’aperto. Jacobs è uno da temere? Sono sincero: non credo“.
Ancora meno leggero però è stato il commento del campione olimpico in carica Marcell Jacobs, che ha voluto rispondere con una storia pubblicata sul proprio profilo Instagram: “Il leone non si volta quando un cagnolino abbaia“. Diciamo non il modo migliore per gettare acqua sul fuoco.
A Budapest la resa dei conti
Fatto sta che la rivalità si è accesa ancor di più. Jacobs ha battuto Kerley nelle Olimpiadi di Tokyo ma l’americano si è imposto ai Mondiali (approfittando dell’assenza dell’azzurro) a Oregon, completando i 100 metri in 9″76, ovvero 4 centesimi meglio del rivale ai Giochi Olimpici. Entrambi sono nati nel Texas e entrambi a Budapest vogliono la stessa cosa: il primo posto. La gara però, a quanto pare, è iniziata con mesi di anticipo.