Braccio di ferro tra Aleksander Ceferin e il Ministro dello Sport Andrea Abodi, che nei giorni scorsi si è impegnato con l’UEFA per modificare il primo testo del decreto che prevede la totale autonomia della Lega dalla Figc. In tal senso, è una settimana campale: qualora venisse approvato l’emendamento Mulé, le squadre italiane rischiano l’esclusione dalle coppe europee con effetto immediato.
Ceferin avverte Abodi: “Se il testo del Decreto resta così…”
“Se il testo resta così, dovremo escludere le squadre italiane dalle coppe europee”, questo l’avvertimento recapitato personalmente da Aleksander Ceferin al Ministro dello Sport italiano Andrea Abodi, in occasione della sfida valevole per gli ottavi di finale di Euro 2024, che ha visto protagoniste a Berlino Svizzera ed Italia 10 giorni fa. Un avvertimento che rischia di diventare una minaccia di carattere sportivo qualora il decreto Istruzione e Sport andasse incontro al semaforo verde in Commissione alla Camera.
L’emendamento al decreto proposto da Giorgio Mulé, giornalista ed esperto di comunicazione appartenente a Forza Italia, mette in crisi il rapporto tra l’UEFA e il calcio italiano. Il testo presentato a margine del decreto Sport punta a dare piena autonomia statutaria, regolamentare, organizzativa e gestionale alle leghe, così da garantire alla Lega Serie A il diritto di avere parere vincolante sulle delibere della Federcalcio che la riguardano, a cui si aggiunge la possibilità di ricorrere contro la giustizia sportiva direttamente al Tar del Lazio. Di fatto, si materializzerebbe l’isolamento della Lega Calcio rispetto alla Figc.
Abodi, la risposta a Ceferin
Andrea Abodi, contestualmente, si è impegnato a Berlino a rivedere il testo che rappresenta il motivo del contendere, fino a farlo scomparire. “Non esiste più“, avrebbe dichiarato l’ex presidente della Lega B all’Olympiastadion, secondo quanto riportato dall’edizione odierna di Repubblica. Oggi, martedì 9 luglio, la Commissione alla Camera si riunirà per valutare l’emendamento, salvo slittamenti. Abodi ha garantito che il testo è stato riscritto e non ci sarà lesione delle norme europee, ma non mancano le ombre.
Infatti, l’emendamento sarebbe stato presentato su indicazione di Claudio Lotito, senatore e presidente della Lazio, senza passare dagli altri club della massima serie. Il governo promette una “profonda riformulazione”, scrive Repubblica, con l’Uefa che non fa sconti a proposito del ricorso esterno alla giustizia sportiva, oltre al timore che vengano “slegate” Serie A e Figc. Spaventa l’autonomia della Lega rispetto alla Federcalcio, con cui invece l’UEFA ha intenzione di continuare a confrontarsi, senza il coinvolgimento diretto delle leghe nazionali. L’obiettivo de Governo, nonostante tutto, resta tutelare le big del nostro calcio e la loro partecipazione alle competizioni internazionali, nell’anno in cui cinque italiane prenderanno parte alla nuova Super Champions League.