Raffica di sviste negli incontri della quarta giornata di ritorno di serie A. Una determinante ai fini del risultato (è il caso di Inter-Venezia), altre che hanno colpito entrambe le squadre e non hanno influito sul punteggio (Milan-Juventus), altre ancora che non hanno inciso sull’esito del match (il derby campano tra Napoli e Salernitana). In ogni caso, polemiche e discussioni assicurate, soprattutto per i mancati interventi dalla sala Var.
Inter-Venezia, ignorata la manata di Dzeko
Sull’esito della sfida di sabato pomeriggio a San Siro tra Inter e Venezia pesa come un macigno la mancata concessione di un fallo a centrocampo in favore dei lagunari per un’evidente manata di Dzeko sullo zigomo di Modolo. Sullo sviluppo dell’azione i nerazzurri trovano il pari con Barella e dalla sala Var non fanno notare a Marchetti ciò che in prima battuta non aveva scorto. L’infrazione del centravanti bosniaco è evidente e proprio lui segnerà il gol decisivo nel finale. Ai fini della nostra classifica Inter-Venezia sarebbe finita 1-1.
Milan-Juventus, manca un rigore per parte
Manca un rigore per parte invece a San Siro. Di Bello in apertura inverte il fallo nel contrasto tra Alex Sandro e Calabria in area bianconera: il rossonero anticipa il brasiliano, che lo tocca in ritardo. Sarebbe stato un “rigorino”, come li definisce l’ex arbitro Marelli, ma pienamente legittimo. Così come legittima sarebbe stata la concessione di un rigore alla Juventus per un contrasto praticamente identico tra Messias e Morata in area rossonera. Anche in questo caso Di Bello lascia correre e dalla sala Var non intervengono.
Napoli-Salernitana, dubbi sui due penalty
Infine, errori anche per Pairetto in Napoli-Salernitana. La spinta di Veseli su Elmas in occasione del rigore del momentaneo 2-1, in chiusura di primo tempo, è leggerissima e non tale da giustificare la concessione del penalty. Sul secondo, Veseli tocca prima col corpo e poi col braccio, che però è largo: per lo stesso episodio in Roma-Juventus – protagonista De Ligt – il rigore non fu concesso. Dubbi, per completezza, anche su un contatto sospetto in area della Salernitana tra Mertens e Di Tacchio, col punteggio ancora sull’1-0.
La classifica senza errori arbitrali
Ecco la classifica del campionato di serie A al netto degli errori determinanti dei fischietti: Napoli, Inter* 51 punti; Milan 50; Atalanta* 45; Roma 42; Juventus 37; Fiorentina*, Lazio 36; Torino*, Verona 33; Bologna*, Sassuolo 29; Empoli 27; Udinese* 23; Sampdoria, Spezia 20; Cagliari 17; Genoa 16; Venezia* 15; Salernitana* 8.
E la classifica reale
Ecco invece la graduatoria reale del campionato (tra parentesi i punti in più e in meno dovuti a sviste o errori): Inter* (+2) 51 punti; Napoli (-2), Milan (-1) 49; Atalanta* (-2) 43; Juventus (+5) 42; Roma (-4) 38; Fiorentina*, Lazio 36; Verona 33; Torino* (-1) 32; Sassuolo, Empoli (+2) 29; Bologna* (-2) 27; Spezia (+5) 25; Udinese* (+1) 24; Sampdoria 20; Venezia* (+3) 18; Cagliari 17; Genoa (-3) 13; Salernitana* (+2) 10.
*1 partita in meno
IL REGOLAMENTO
Questa classifica è stilata sulla base di quello che avviene in campo, in occasione di episodi decisivi e che possono determinare direttamente il risultato, come i gol convalidati o annullati, i rigori concessi o non concessi, un’espulsione esagerata o ingiusta a tanti minuti dalla conclusione del match. Non sono considerate le variabili non direttamente determinanti, come i cartellini gialli, i falli veri o presunti avvenuti nell’azione precedente a quella che ha portato a un gol, le rimesse laterali, i corner contestati, un’espulsione contestata in zona Cesarini, ecc. In caso di parità di punti tra due o più squadre, è premiata quella che ha subito più penalizzazioni nell’arco del campionato.
Albo d’oro campionato senza errori arbitrali Virgilio Sport
2019-20: Inter
2020-21: Inter