Un debutto così per la nuova versione della sua Juventus uscita trasformata dal mercato di gennaio, non se lo poteva immaginare neppure Max Allegri. Dusan Vlahovic e Denis Zakaria in gol nell’attesissimo posticipo della quinta di ritorno contro il Verona e sorpasso al quarto posto sull’Atalanta, avversaria diretta della prossima partita.
Se serviva una ripartenza di slancio, non era possibile pensare di fare meglio, sebbene lo stesso tecnico livornese abbia provato a gettare acqua sul fuoco degli entusiasmi già nell’immediato post-partita, “bocciando” anche la prestazione dello stesso attaccante serbo. “Ha cominciato segnando ed è importante, ma ha sbagliato diversi stop e deve migliorare da questo punto di vista, ma gli va concesso tempo, non ha esperienza ad alti livelli”.
Chiara la volontà da parte dell’allenatore vincitore di cinque scudetti sulla panchina della Juventus di frenare i sogni di chi, inevitabilmente, inizierà a parlare di rincorsa scudetto, alla luce della frenata dell’Inter. Allegri ha comunque ringraziato la società per gli sforzi fatti e ammesso che l’ambiente è stato attraversato da una scossa di entusiasmo salutare: “Sarebbe stato un peccato non vincere questa partita per il clima che c’era allo stadio per il debutto di Dusan e di Denis. Ringrazio la società per quanto fatto”.
Juventus, le basi del sogno scudetto: la difesa è tornata imperforabile
Detto questo, però, “la lotta scudetto la lasciamo all’Inter e poi al Milan e al Napoli. Noi abbiamo perso troppi punti all’inizio” ha tagliato corto Max Allegri. I numeri confermano in parte l’assunto del tecnico bianconero.
Nelle ultime 11 giornate, infatti, la Juventus ha fatto più punti di tutti, 21, recuperando però solo due lunghezze all’Inter, quattro al Milan e cinque al Napoli. Non sembra abbastanza neppure in proiezione per pensare di attaccare le tre potenze che stanno davanti, rispettivamente a +8, Milan e Napoli, e a +8, l’Inter che ha peraltro una partita in meno.
Eppure, come Allegri sa bene, le vittorie si costruiscono dalle fondamenta, leggi la fase difensiva, base dei tanti trionfi juventini del decennio scorso ed ora tornata affidabile dopo i balbettamenti di inizio stagione. A partire dallo scorso novembre, infatti, la Juventus è la squadra che ha ottenuto più clean sheet nei maggiori cinque campionati europei, ben 9 in 13 match. E grazie a quello contro il Verona la Juventus ha mantenuto la porta inviolata in tre match di Serie A di fila per la prima volta dal febbraio 2021.
Come dice lo stesso Allegri, quindi, chiusa la porta si può pensare a fare un gol in più dell’avversario e magari accontentarsi anche di vincere di misura. Tutto vero, ma quella contro il Verona è la quarta gara conclusa con due gol di scarto nelle ultime cinque vinte dai bianconeri.
Juventus, effetto Vlahovic: il serbo è già nella storia
E poi, con Dusan Vlahovic è tutta un’altra musica. A sostenere i sogni di rimonta dei tifosi e magari anche della società sono infatti proprio i numeri, potenziali e reali, del nuovo numero 7 bianconero, che ha impiegato appena 13 minuti per bagnare con il gol il proprio esordio con la Juventus.
Dusan Vlahovic, quarto calciatore serbo a segnare con la maglia della Juventus in Serie A, dopo Darko Kovacevic, Vladimir Jugovic e Milos Krasic, è quindi diventato uno dei tre attaccanti della Juventus ad aver segnato all’esordio con i bianconeri in Serie A, insieme a Carlos Tevez nel 2013 e Gonzalo Higuaín nel 2016, ma quello ad aver impiegato meno minuti, visto che i due argentini andarono in rete nel secondo tempo rispettivamente contro Sampdoria e Fiorentina.
Per Vlahovic la rete contro il Verona è stata la 18esima nella Serie A 2021-’22: sono 21 le reti del serbo in venticinque presenze totali in stagione, considerando anche le tre realizzazioni in Coppa Italia. Limitatamente ai campionati, solo Robert Lewandowski (24) ha segnato più gol di Vlahovic nei maggiori 5 campionati europei.
Altro particolare molto importante è legato al “peso” dei gol di Vlahovic, che a partire dalla scorsa stagione è il calciatore che ha segnato più volte la prima rete del match in Serie A, in ben 13 occasioni. Come dire: con uno così si parte sempre da 1-0, ma non in senso metaforico, considerando l’importanza nel calcio di oggi di sbloccare precocemente il risultato, in particolare per una squadra come la Juventus che sa poi essere letale negli spazi.
Vlahovic e Zakaria show, il precedente benaugurante per la Juventus
Insomma, sotto sotto tifosi e magari anche dirigenti della Juventus sperano nella grande rimonta e qualcosa di più si saprà dopo il prossimo turno, con Atalanta-Juve e Napoli-Inter. Intanto, un altro dato statistico è benaugurante: è infatti solo la seconda volta che due esordienti riescono ad andare in gol al debutto con la maglia della Juve in campionato nell’era dei tre punti. La prima volta risaliva all’11 settembre 2011 quando furono Vidal e Lichtsteiner ad entrare nel tabellino dei marcatori nel 4-1 contro il Parma.
Non una partita qualsiasi, bensì quella della prima nell’allora Juventus Stadium e la prima della gestione Conte, l’alba della rinascita bianconera dopo l’oblio di Calciopoli.
Gli incredibili numeri di Dusan Vlahovic
* 18 I gol segnati da Dusan Vlahovic nelle prime 24 giornate della Serie A 2021-2022: solo Robert Lewandowski (24) ha segnato più gol nei maggiori 5 campionati europei 2021/22
* 13 Le volte in cui Dusan Vlahovic ha segnato la prima rete della partita in Serie A dall’inizio della scorsa stagione. Nessuno ha fatto meglio.
* 3 A partire dal 2010, Dusan Vlahovic è uno dei tre attaccanti della Juventus ad aver segnato all’esordio con i bianconeri in Serie A, insieme a Carlos Tevez nel 2013 e Gonzalo Higuaín nel 2016.
* 4 Dusan Vlahovic è il quarto calciatore serbo a segnare con la maglia della Juventus in Serie A, dopo Darko Kovacevic, Vladimir Jugovic e Milos Krasic.