Lazio-Dinamo Kiev termina 2-2 e i biancocelesti possono mordersi le mani per una partita che si era messa in salita dopo il vantaggio ospite firmato da Tsygankov e poi raddrizzata dalle reti di Ciro Immobile e Felipe Anderson. La prodezza di Junior Moraes ha però fissato il risultato finale sul pareggio. Un pareggio che obbligherà gli uomini di Simone Inzaghi a vincere la gara di ritorno (o a pareggiarla con almeno sei reti).
Parte forte la Lazio, con Felipe Anderson ispirato già dai primi minuti: al 14′ è stato Basta a fornirgli la palla del vantaggio, con il brasiliano che ha calciato di prima intenzione con pallone però solo sull’esterno della rete. Quindi è stato proprio Basta a provarci su servizio di Murgia. Il tiro del serbo ha però clamorosamente centrato la schiena proprio di Murgia, che ha di fatto salvato la porta della Dinamo a Boyko battuto. Quindi Lukaku, dopo un’irresistibile serpentina, ha servito Immobile a centro area. Sul tiro del centravanti campano è stato però Burda a salvare la porta con un miracolo. Prima dell’intervallo è stato quindi ancora Basta a cercare la via del gol, con mira però imperfetta.
Dopo le emozioni del primo tempo, nella ripresa sono arrivati i gol. E, per la sorpresa dell’Olimpico, sono stati gli ospiti a portarsi in vantaggio dopo i tanti rischi dei primi 45 minuti.
Al 52′, infatti, Pivaric ha lasciato partire dalla sinistra un cross su cui è intervenuto Besedin, palla a Tsygankov che, eludendo le marcature dell’intera retroguardia biancoceleste, ha battuto Strakosha addirittura con un colpo di tacco sottomisura.
Colpita a freddo, la Lazio ha avuto la forza di reagire immediatamente. Merito del solito Ciro Immobile, che al 54′ ha sfruttato al meglio una fantastica verticalizzazione di Felipe Anderson per incunearsi in area e segnare l’1-1 con un irresistibile rasoterra.
Raddrizzata la partita, la Lazio ha provato anche a vincerla. Al 61′ è infatti arrivato il 2-1 biancoceleste grazie al solito Felipe Anderson: Milinkovic-Savic ha recuperato un pallone velenoso sulla trequarti ed è stato lesto a servire il brasiliano, che dalla sinistra ha incrociato la conclusione che ha lasciato senza scampo il portiere degli ucraini.
Lo stesso Felipe Anderson al 64′ ha avuto l’occasione di chiudere la partita, con una conclusione murata dalla difesa della Dinamo. Che però non si è data per vinta: dopo una conclusione di Pivaric (bravo nell’occasione Strakosha) al 79′ è infatti arrivato il gol della beffa. A segnarlo è stato Junior Moraes, con un formidabile tiro da fuori area che ha preso una traiettoria beffarda per Strakosha, che nulla ha potuto.
Non sono bastati nel finale gli ingressi in campo di Parolo, Patric e Nani, l’insidiosa punizione a tempo scaduto di Milinkovic-Savic o la clamorosa imbeccata di Immobile all’ultimo secondo (clamoroso il palo colpito dal campano). Il risultato è rimasto infatti un 2-2 che obbligherà i biancocelesti all’impresa in terra d’Ucraina.
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