Era considerato un enfant-prodige Matteo Marcenaro quando fu promosso in Can A-B e il fischietto genovese ha dimostrato effettivamente anche in serie A di avere polso e qualità anche se non sempre è riuscito a mostrare tutto il suo potenziale. Lo si aspetta al varco nelle gare importanti e ieri era stato designato da Rocchi per Napoli-Lecce, la sfida del Maradona che avrebbe potuto proiettare gli azzurri al primo posto assieme alla Roma.
- Napoli-Lecce, Marcenaro ne ammonisce cinque
- Napoli-Lecce, Marcenaro vede rigore su Di Francesco
- Per Marelli ci sono molti dubbi sul rigore per il Lecce
Napoli-Lecce, Marcenaro ne ammonisce cinque
Ha avuto il suo bel da fare Marcenaro a Fuorigrotta: partita tesa e spigolosa, con l’arbitro che ha estratto cinque volte il cartellino giallo, ammonendo Politano (N); Hjulmand, Colombo, Gonzalez e Gendrey (L) ma l’episodio chiave è stato sicuramente il rigore assegnato al Lecce.
Napoli-Lecce, Marcenaro vede rigore su Di Francesco
Sullo 0-0 al 22′ su un pallone in area messo da Banda, Di Francesco anticipa l’intervento di Ndombele che lo atterra. Mercenero fischia il penalty che poi Colombo si farà parare da Meret.
Per Marelli ci sono molti dubbi sul rigore per il Lecce
Ad analizzare l’episodio alla moviola è Luca Marelli. L’ex arbitro comasco, oggi opinionista di Dazn, dice dopo aver rivisto le immagini: “Sono dubbioso sul calcio di rigore, lo ero anche durante la cronaca. Da campo largo sembra subito che sia penalty. Poi però vedendo le immagini rallentate, soprattutto da dietro, si nota che manca un frame in cui si veda chiaramente dove Ndombele tocca il pallone”.
“Il check del Var è durato molto, è probabile che abbiano avuto la stessa sensazione. Hanno guardato tutte le immagini ma manca una immagine che restituisca la sicurezza che Ndombele non abbia toccato l’avversario. Se un tocco c’è, chiaramente, non può intervenire il Var. Calcio di rigore forzato, per me. Se l’azzurro ha toccato l’avversario, l’ha sfiorato”.