Federica Brignone dopo un po’ di stacco è già tornata a lavorare. Si è concessa prima Panama e poi la Sardegna per ricaricare le pile in vista della prossima stagione. A raccontarlo lei stessa a Gazzetta dello Sport.
Brignone come una tigre
Sul casco la passata stagione, la sciatrice, aveva disegnata una tigre che si “porterà” dietro anche la prossima annata. «È un animale che sprizza energia: mi rappresenta molto, soprattutto nei momenti difficili. Col tempo il soprannome di Tigre è diventato anche un impegno: le tigri nel mondo sono in via d’estinzione, sono molto sensibile a questa campagna e a tutte quelle sull’ambiente, che porto avanti con le mie iniziative di Traiettorie Liquide».
Un voto alla stagione passata
La sciatrice, che a luglio, spegnerà 33 candeline è reduce da un’altra bella stagione e quando le si chiede un voto spiega: «Che voto mi darei? Molto alto. Per la quarta volta di fila ho superato i 1000 punti, ho vinto due medaglie ai mondiali e la prima d’oro, l’anno dopo aver centrato due medaglie olimpiche». E poi ammette: «Vero, stavolta non è arrivata la coppa di specilità, ma per come si erano messe le cose all’inizio…Non ingranavo, proprio per questo i risultati arrivati nel nuovo anno mi hanno fatto godere ancora di più».
Il futuro della Brignone
Da tempo le si chiede se parteciprà o meno all’Olimpiade di casa di Milano- Cortina. Il nodo rimane da sciogliere ma intanto non mancano le sfide. «Se sono ancora qui a sudare per preparare un’altra stagione è perchè adoro il mio sport. Premesso che nella mia carriera ho vinto molto di più di quello che mi immaginavo quando ho esordito nel circo bianco, voglio provare a vedere se ho raggiunto il mio massimo». Nel corso dell’intervista svela poi i prossimi obiettivi: «Vincere una discesa o salire sul podio in slalom. A vincere in discesa ci sono già andata molto vicina e anche più di una volta»