Tecnica, velocità di pensiero, intelligenza tattica e anche una buona struttura fisica: Daichi Kamada è un centrocampista completo, che di certo tornerà molto utile a Maurizio Sarri, soprattutto se la Lazio non dovesse riuscire a risolvere la grana Luis Alberto. L’ex Eintracht, inseguito questa estate anche da Napoli e Milan, è il 13° giapponese della storia della Serie A, campionato che ha ospitato illustri connazionali come Kazuyoshi Miura e Hidetoshi Nakata.
- Lazio: Kamada centrocampista maturo per Sarri
- Chi è Kamada, un jolly per la Lazio
- Lazio, Kamada il 13° giapponese della Serie A
- I calciatori del Giappone delusioni in serie A
Lazio: Kamada centrocampista maturo per Sarri
Daichi Kamada compirà 27 anni il 31agosto: non è dunque un talento che deve sbocciare, ma un giocatore di caratura internazionale nel momento migliore della sua carriera. Non a caso in questo calciomercato è stato cercato anche da Napoli e Milan. Il suo ingaggio a parametro zero potrebbe essere importante per Maurizio Sarri, soprattutto se la Lazio non riuscisse a risolvere in tempi brevi il problema legato alle bizze di Luis Alberto, fino alla scorsa stagione elemento illuminante del centrocampo biancoceleste. Kamada ha caratteristiche diverse dallo spagnolo, tuttavia potrebbe inserirsi a meraviglia nel gioco di Sarri.
Chi è Kamada, un jolly per la Lazio
Il giapponese è infatti centrocampista a tutto tondo: nato come trequartista centrale, ha giocato anche da esterno, ma negli anni trascorsi all’Eintracht ha finito per arretrare la sua posizione, offrendo un contributo importante nel ruolo di interno o mezz’ala. Un’evoluzione legata anche al miglioramento della sua struttura fisica (è alto 184 cm): Kamada ha buona tecnica, visione di gioco e soprattutto grande abilità negli inserimenti in area, come dimostrano i 44 gol in 179 presenze con la maglia della squadra di Francoforte tra coppe e campionato, accompagnati da 33 assist. Ottimo rigorista, Kamada è inoltre cresciuto nel recupero palla: se Sarri decidesse di alzare il livello del pressing, con il giapponese potrebbe fare un notevole salto in avanti. Rispetto a Luis Alberto, inoltre, Kamada vanta una maggiore esperienza internazionale, grazie alle 29 presenze (con 6 reti) nel Giappone, con cui ha preso parte anche agli ultimi Mondiali in Qatar.
Lazio, Kamada il 13° giapponese della Serie A
Kamada sarà il 13° giapponese nella storia della serie A, campionato in cui i giocatori nipponici sono quasi sempre riusciti a lasciare il segno, a partire dal pioniere Kazuyoshi Miura, che nel 1994 sbarcò al Genoa: un solo gol in 21 presenze per lui, ma nel derby con la Sampdoria, non una gara qualunque. Il giapponese di maggiore successo è stato invece Hide Nakata, arrivato nel ’98 al Perugia ma poi capace di vincere uno scudetto con la Roma e una Coppa Italia col Parma. Con le sue 176 partite tra Cesena e Inter Yuto Nagatomo, è il calciatore nipponico con più presenze in Serie A: il terzino, però, non è mai stato amato dai tifosi dell’Inter. Brillante invece fu l’impatto di Shunsuke Nakamura, 10 dotato di un fantastico sinistro su punizione che fece impazzire i tifosi della Reggina ai tempi della serie A. Tra i giapponesi di successo in Italia ricordiamo anche Takehiro Tomiyasu, che dopo due brillanti stagioni al Bologna gioca ora nell’Arsenal, e Takayuki Morimoto, attaccante che rimase 7 anni al Catania, contribuendo anche a diverse salvezze del club rossoazzurro.
I calciatori del Giappone delusioni in serie A
Meno felice l’esperienza del trequartista al Milan Keisuke Honda, oggi c.t. della Cambogia, così come degli altri giapponesi visti nel nostro campionato: Atsushi Yanagisawa e Mitsuo Ogasawara, dimenticabili stranieri del Messina, Masashi Oguro, meteora del Torino di Cairo, Hiroshi Nanami, una stagione al Venezia nel ’99, e Maya Yoshida, l’ultimo in ordine di tempo, che ha lasciato la Sampdoria l’estate scorsa.