Partita difficilissima quella affidata dal designatore Rocchi a Di Bello: Lazio-Juventus era il big-match di giornata ed è stata caratterizzata da polemiche e veleni. Si sono lamentati tutti alla fine: sia la Juve che ritiene irregolare il primo gol della Lazio, sia Sarri che ha detto che in bianconeri dovevano chiudere in 9 ma come se l’è cavata il fischietto di Brindisi nel 2-1 per i biancocelesti all’Olimpico?
Lazio-Juventus, rivedi i gol e le azioni dubbie
- Lazio-Juventus, i precedenti di Di Bello con le due squadre
- Lazio-Juventus, Di Bello ha ammonito 7 giocatori
- Lazio-Juventus, gli episodi dubbi
- Lazio-Juventus, la moviola di Saccani
- Lazio-Juventus, per Marelli primo gol era da annullare
Lazio-Juventus, i precedenti di Di Bello con le due squadre
In totale erano 15 le sfide dirette da Di Bello con la Juventus in campo: lo score era di 11 vittorie, 3 pareggi ed una sola sconfitta. In questa stagione i bianconeri avevano già incontrato l’arbitro della sezione AIA di Brindisi al “Bentegodi” contro l’Hellas Verona, nel match poi vinto 1 a 0 grazie a una rete di Moise Kean. Fu sempre lui, inoltre, a dirigere l’ultimo Lazio-Juve di campionato: finì 0-2, con la doppietta di Leonardo Bonucci su calcio di rigore.
Erano invece 18 gli incroci totali tra l’arbitro e la squadra capitolina: 9 vittorie, 7 sconfitte e 2 pareggi. Nelle ultime 6 partite dirette da Di Bello erano arrivate 5 sconfitte consecutive (Sassuolo, Milan, Napoli, Juve e ancora Napoli) e una solo vittoria per 4-0 contro il Milan lo scorso gennaio.
Lazio-Juventus, Di Bello ha ammonito 7 giocatori
Assistito da Cecconi e Bercigli, con Giua IV uomo, Irrati al Var e Zufferli all’Avar, l’arbitro Di Bello ha ammonito sette giocatori (di cui Bonucci dalla panchina)_ 38’ p.t. Bonucci (J), 44’ p.t. Alex Sandro (J), 45’ +2 p.t. Locatelli (J), 5’ s.t. Cuadrado (J), 33’ s.t. Provedel (L), 40’ s.t. Milinkovic (L), 45′ +3 s.t. Miretti (J).
Lazio-Juventus, gli episodi dubbi
Tanti i casi discussi: nei primi minuti Cuadrado per due volte evita un’ammonizione che ci poteva stare, prima per un fallo e poi per un mani. Al 12′ punizione per la Lazio concessa per un presunto tocco di mano di Locatelli, che in realtà sembrava aver colpito il pallone con la spalla. Al 37′ il gol.Milinkovic sembra sbilanciare nettamente Alex Sandro prima di mettere in rete, dopo un check del Var la rete viene convalidata. La panchina della Juve esplode nella protesta, Bonucci viene ammonito assieme a un membro dello staff.
Al 42′ controllo Var anche sul pareggio di Rabiot, ma nulla di irregolare nella serie di ribattute. Al 50′ Cuadrado ammonito per un’entrata in ritardo su Zaccagni. Al 68′ lo stesso Cuadrado ancora falloso su Zaccagni appena fuori area, rischia tantissimo ma non viene ammonito una seconda volta tra le proteste.
Lazio-Juventus, la moviola di Saccani
A fare chiarezza alla Domenica Sportiva, su Rai2, è Massimiliano Saccani. L’ex arbitro dice: “Partita complessa, Di Bello ha fischiato 24 falli espellendo anche un collaboratore della Juve. Al 37′ l’episodio-chiave: il primo gol della Lazio, nasce da un cross dalla sinistra: vanno a contrasto Milinkovic Savic e Alex Sandro che è davanti al giocatore della Lazio, Di Bello convalida ma non è in posizione felice. Dalle immagini si vede il braccio destro di Milinkovic Savic su Alex Sandro, difficile valutare l’entità di quella spinta che però Di Bello non ha proprio visto, così come l’assistente”.
“Una review sarebbe stata opportuna, si sarebbe potuto apprezzare il movimento di Milinkovic Savic. Per me era da annullare. Il Var avrebbe dovuto intervenire se la spinta fosse sfuggita a Di Bello, come sembrerebbe. La dinamica nella sua interezza è sfuggita”
Lazio-Juventus, per Marelli primo gol era da annullare
Più tranchant il giudizio di Luca Marelli. L’esperto di Dazn parte dall’inizio: “Il fallo di Locatelli non è un episodio chiaro, quindi secondo me è giusta l’ammonizione: la gamba è alta, ma il tocco non è pieno. Per quanto riguarda Cuadrado era da giallo il primo fallo ma non è stato sanzionato, giusta l’ammonizione per il fallo di mano, mentre non sono d’accordo con Sarri sul secondo fallo su Zaccagni, per me non era da ammonizione. Sul gol di Milinkovic era fallo in attacco, si vede la spinta e Alex Sandro non avrebbe avuto motivo di simulare”.
Infine: «Chiesa si lamenta per un calcio di rigore per il tocco di Milinkovic. Ma è lui che si lascia cadere andando a cercare l’avversario. Si ferma e allarga la gamba sinistra, non c’è niente».