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Lazio-Milan, Di Bello cita i Maneskin su Instagram: “Zitti e buoni” e sui social si scatena il putiferio

L’arbitro Di Bello, criticissimo per la direzione del match Lazio-Milan cita i Maneskin e il brano “Zitti e buoni” e sui social arriva anche la difesa della moglie Carla Faggiano

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Gerry Capasso

Gerry Capasso

Giornalista

Per lui gli sport americani non hanno segreti: basket, football, baseball e la capacità innata di trovare la notizia dove altri non vedono granché

Lazio-Milan continua a far discutere ma soprattutto continua a creare polemica la direzione dell’arbitro Marco Di Bello. La sua prova è stata pesantemente criticata dalla Lazio al punto che starebbe andando incontro a un periodo di stop deciso dal designatore Gianluca Rocchi. Ma ora è lui che passa al contrattacco e che prova a far sentire la sua voce.

Di Bello cita i Maneskin: “Zitti e buoni”

Gusti musicali o un messaggio da far passare al ondo del calcio. L’arbitro Marco Di Bello è stato subissato dalle critiche nel corso degli ultimi giorni al punto che il presidente della Lazio, Claudio Lotito, avrebbe cominciato a muovere i primi passi per chiedere addirittura la ripetizione della partita con il Milan. Ora è il fischietto che prova a far sentire la sua voce. Sulla sua pagina Instagram infatti ha deciso di postare il brano dei Maneskin “Zitti e buoni” con una foto che lo vede appunto in tenuta da arbitro. Una decisione che fa arrabbiare doppiamente i tifosi della Lazio, visto che Damiano David, leader dei Maneskin è un tifoso sfegatato della Roma.

Di Bello, la difesa della moglie Carla

Nelle scorse ore era stata la moglie Carla Faggiano a prendere la parola per difendere suo marito da quello che ha definito un pesantissimo attacco mediatico: “Non è facile scrivere rimanendo lucida ed educata, non è facile restare equilibrata e serena. Non è per niente facile, ma devo esserlo per non farmi travolgere e inghiottire da questa tempesta di odio. Non voglio parlare di arbitraggio, non mi interessa parlare di calcio e calciatori, non posso però parlare di sport perché sport non è più: nello sport non c’è spazio per odio e violenza. Invece sono due giorni, e chissà quanti altri ne seguiranno, che su un uomo si stanno riversando le più indicibili cattiverie e ostilità”.

La moglie del fischietto non usa mezze parole: “È un accanimento mediatico e sociale senza precedenti. Viviamo in un’epoca storica dove si condannano e si prendono le distanze da violenza e abusi, ma siamo però capaci di odiare, denigrare, offendere, maltrattare e oltraggiare il prossimo. Non sono qui per difendere Marco, in quanto capace di poterlo fare da sé. Sono qui per mettermi accanto a lui, per poterlo alleggerire del carico emotivo subito. Sono qui per ricordare che dietro una divisa, fuori dal campo, lontano dalle telecamere, c’è un uomo. Ci sono sacrifici, impegno, dedizione, rinunce, sogni, successi e sconfitte. C’è Marco Di Bello, ci sono la sua forza, la sua dignità e tanto altro ancora che niente e nessuno riuscirà mai a cancellare”.

Di Bello polemico, la reazione dei social

Il messaggio dell’arbitro Di Bello che ha deciso di usare Instagram per far sentire la sua voce non è passato inosservato e immediata è arrivata anche la reazione dei social con il giornalista Alfredo Pedullà che va all’attacco: “Non contento dei disastri che ha combinato ha pubblicato un post su Instagram con un brano dei Maneskin. Noi zitti e buoni in attesa del suo prossimo disastro, lui l’arbitro più scarso in circolazione che addirittura provoca sui social. In attesa del designatore che gli dedicherà “Anima mia” dei Cugini di Campagna”. E sono tanti i commenti di questo tenore: “Sbaglia e continuerà a farlo. La sua prepotenza e mancanza di senso del pudore è segno che si sente con le spalle coperte. Qualcuno lo protegge e lo sostiene”.

Lazio-Milan: la moviola del match

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