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Pagelle Lecce-Lazio 2-1: Almqvist e Di Francesco ribaltano tutto, Immobile non basta

Top e flop di Lecce-Lazio, sfida valida per la 1a giornata della Serie A 2023-24: Immobile non basta, estasi salentina nel finale con Almqvist e Di Francesco.

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Pietro De Conciliis

Pietro De Conciliis

Giornalista

Giornalista pubblicista e speaker radiofonico, per Virgilio Sport si occupa di calcio con uno sguardo attento e competente sui campionati di Serie B e Serie C

Va in archivio la prima domenica di calcio della Serie A 2023-24. Allo “Stadio Via del Mare” è terminata Lecce-Lazio, decisa dai gol di Almqvist e Di Francesco, che rendono inutile la rete di Ciro Immobile. 2-1 il risultato finale. Di seguito le pagelle e i voti dei protagonisti, con il commento sulla prima uscita in campionato dei ragazzi di Roberto D’Aversa e degli uomini di Maurizio Sarri.

Lecce-Lazio, la chiave della partita

La Lazio gioca meglio nel primo tempo e sblocca il risultato meritatamente con Immobile, autore di un gol da vero rapace d’area di rigore. Il Lecce però non molla, si scatena nella ripresa e sfiora in più circostanze il pareggio. Falcone salva i suoi a 10′ dal terine con un intervento da campione nel finale e, dopo una manciata di minuti, accade l’incredibile. Almqvist da fuori regala l’1-1 ai suoi, poi Di Francesco si gira in area e consegna il primo dispiacere a Sarri.

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Le pagelle del Lecce

  • Falcone 6,5: viene punito al primo vero tiro in porta della Lazio, ma può solo toccare lo scavino di Ciro Immobile da distanza ravvicinata. Risponde presente sulla conclusione di Lazzari all’alba dell’intervallo. Poi è superlativo nel tenere a galla i suoi.
  • Gendrey 6: supporta con discreta continuità la manovra offensiva dei salentini, creando un interessante catena sulla destra con Rafia e Almqvist. Dal 64′ Blin 5,5: non brilla al suo ingresso, ma partecipa alla manovra e alle folate dei padroni di casa, senza commettere particolari errori.
  • Pongracic 6: Un po’ lento in fase di impostazione, ma molto preciso in fase di copertura.
  • Baschirotto 6: appare leggermente in affanno quando la Lazio si porta in avanti, pur non commettendo particolari errori a ridosso dell’area di rigore giallorossa.
  • Dorgu 6: Non sfigura nel primo tempo e trova ritmo sulla sua corsia di competenza ad inizio secondo tempo. Va gestito in questa prima fase, è giovane. Dal 64′ Gallo 6,5: una delle sostituzioni che hanno cambiato la partita. Spinge alla grande e vuole tenersi stretto la maglia da titolare che è stata sua lo scorso anno.
  • Rafia 6,5: Talento pescato dalla Serie C, scuola Juve, interpreta al meglio il suo ruolo. Non è ancora al top sotto il profilo fisico. Dal 64′ Kaba 6: fisicità e quantità al servizio di D’Aversa, buono il suo impatto sul match.
  • Ramadani 6: attento in fase di contenimento, si divora il gol dell’1-1 ad inizio secondo tempo. Dà equilibrio ai suoi quando il Lecce è costretto a sbilanciarsi. Schermo davanti alla difesa, gioca semplice e non sbaglia.
  • Gonzalez 5,5: Sostanza, ma poca qualità. Giocatore sempre utile, ma ancora lontano dalla miglior condizione. Dall’83’ Burnete s.v.
  • Almqvist 7: Esordio da sogno per il talento danese, che mette in vetrina colpi importanti e apre la straordinaria rimonta del Lecce nel finale.
  • Strefezza 6,5: sfiora il gol in apertura e tiene in apprensione il tandem Romagnoli-Patric. È l’uomo ovunque del Lecce, non solo il suo capitano.
  • Banda 6,5: Fa impazzire gli avversari sulla corsia mancina, ma trova di fronte a sé un Lazzari in grande spolvero. Dal 77′ Di Francesco voto 7: entra e decide la partita, meglio di così? Via del Mare in estasi grazie al suo destro.
  • Allenatore D’Aversa 6,5: Ottima prestazione dei suoi, che hanno ampi margini di miglioramento. L’ex Samp indovina tutti i cambi, dando maggiore linfa alla squadra nel momento più importante. La scommessa Almqvist come Kulusevski al Parma? Lo scopriremo solo vivendo.

Le pagelle della Lazio

  • Provedel 6: spaventato da Strefezza nel primo tempo, non è chiamato a nessun intervento particolare. Attento nella ripresa sul momento di massima pressione del Lecce.
  • Lazzari 7: ha bisogno di un quarto d’ora prendere le misure a Banda, per poi prendergli le misure e risultare prezioso in più di un’occasione. Dal 72′ Pellegrini: ha voglia di spaccare il mondo, ma finisce per beccarsi la solita ammonizione. Dal 72′ Pellegrini: fa in tempo a prendere la solita ammonizione, non buono il suo ingresso.
  • Patric 6: preferito a Casale, tiene botta nonostante le continue avanzate dei salentini. Solido, anche se spesso esuberante.
  • Romagnoli 6,5: grande prestazione dell’ex Milan, ma non basta alla sua Lazio. È sfortunato sul gol di Di Francesco.
  • Marusic 5,5: Molto prudente in fase difensiva, non spinge come di consueto. Soffre le sortite offensive di Almqvist, che arriva a punire i capitolini.
  • Kamada 5: il sostituto di Milinkovic-Savic fatica ad entrare nel vivo del gioco all’esordio ufficiale con la maglia biancoceleste. Ha bisogno di tempo per trovare una migliore condizione e conoscere i meccanismi di marca sarriana. Dal 55′ Vecino: anonima la sua prestazione, entra nel momento peggiore dei suoi.
  • Cataldi 5,5: perde un paio di palloni sanguinosi in avvio di partita, ma ritrova presto la sua solita lucidità in fase di impostazione. Gli attaccanti del Lecce, in ogni caso, non gli concedono grande libertà. Dall’88’ Castellanos s.v.
  • Luis Alberto 6,5: rincorre gli avversari nei primi minuti, salvo poi salire in cattedra con la sua proverbiale qualità. Passaggi di qualità e un controllo spaziale nel primo tempo, che merita di essere sottolineato. Può essere più concreto sotto porta.
  • Felipe Anderson 5,5: non è ancora il miglior Felipe Anderson, per scelte e lucidità negli ultimi 16 metri. Dal 54′ Isakssen 5,5: ha subito un’occasione per andare in gol all’esordio, ma la spreca. Si becca il primo giallo della sua esperienza italiana, ma dimostra di avere i colpi per incidere in fase offensiva. Può essere la sorpresa della stagione biancoceleste.
  • Immobile 6,5: nel momento più difficile per i suoi, si fionda sul primo pallone utile e scavalca Falcone in spaccata, realizzando un gol non banale. Colpisce una traversa clamorosa poco prima del gol del pareggio salentino.
  • Zaccagni 5: È utile in fase difensiva, ma perde lucidità in attacco, non riuscendo ad incidere come di consueto. Dal 72′ Pedro 5,5: non riesce ad incidere e a dare una mano ai compagni nella fase più complicata dell’incontro.
  • Allenatore Sarri 5,5: nel primo tempo la Lazio soffre sugli esterni, per poi trovare il gol con Immobile. Nella ripresa crollo totale, con i cambi che non incidono come sperato. Nel finale, un k.o pesantissimo.

La pagella dell’arbitro Dionisi

A dirigere il match del “Via del Mare” il sig. Federico Dionisi della sezione di L’Aquila, coadiuvato nel corso dei 90 minuti dagli assistenti Giorgio Peretti e Christian Rossi. In sala VAR Di Bello e Paganessi. Ordinaria amministrazione per la squadra arbitrale nella prima frazione di gioco, nonostante una partita frizzante, ricca di contatti e capovolgimenti di fronte. Nel finale di tempo fa “arrabbiare” Strefezza, involato verso l’area di rigore e trattenuto da Patric, che viene graziato.

Nella ripresa, nessun intervento del VAR e la partita fila piuttosto liscia anche per il fischietto abruzzese.

Il Tabellino di Lecce-Lazio

Marcatori: Immobile 26′, Almqvist 85′, Di Francesco 87′.

Ammoniti: Strefezza (Le), Gonzalez (Le), Isaksen (La), Pongracic (Le), Pellegrini (La).

Le formazioni ufficiali di Lecce-Lazio:

LECCE (4-3-3): Falcone; Gendrey (dal 64′ Blin), Baschirotto, Pongracic, Dorgu (dal 64′ Gallo); Rafia (dal 64′ Kaba), Ramadani, Gonzalez (dall’83’ Burnete); Almqvist, Strefezza, Banda (dal 77′ Di Francesco). A disposizione: Brancolini, Borbei, Maleh, Helgason, Berisha, Corfitzen, Smajlovic, Voelkerling, Dermaku, Lemmens. All. Roberto D’Aversa.

LAZIO (4-3-3): Provedel; Lazzari (dal 72′ Pellegrini), Patric, Romagnoli, Marusic; Kamada (dal 54′ Vecino), Cataldi (dall’88’ Castellanos), Luis Alberto; Felipe Anderson (dal 54′ Isakssen), Immobile, Zaccagni (dal 72′ Pedro). A disposizione: Adamonis, Furlanetto, Casale, Gila, Hysaj, Pellegrini, Basic, Rovella. All. Maurizio Sarri.

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