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L’Inter regge 70’ ma crolla col Liverpool: ad Anfield per l’impresa

I nerazzurri reggono benissimo l'urto dei Reds per oltre 70 minuti, per poi cedere nel finale sotto i colpi di Firmino e Salah. Il ritorno in Inghilterra sarà una bolgia.

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Peccato, un vero peccato per lInter, che nelle prime fasi del secondo tempo aveva dato davvero la sensazione di avere la gara tra le mani. Il Liverpool invece esce alla distanza, supera il momento difficile e rifila due schiaffi ai nerazzurri con Firmino e Salah che complicano terribilmente i piani per la qualificazione verso i quarti di finale. Troppo severo il 2-0 per quanto visto in campo, con un Inter che è andata spesso vicino al gol senza mai avere il cinismo di affondare il colpo. Benissimo Perisic, delude ancora Lautaro Martinez. Salah trova il 24° gol stagionale dopo la delusione della Coppa d’Africa. Alla fine, i campioni fanno la differenza.

Inter-Liverpool, Firmino e Salah stendono i nerazzurri nel finale

La prima grande occasione della partita è sui piedi di Lautaro Martinez, che calcia con l’interno un pallone che passa a fil di palo. Il Liverpool cerca di dominare il gioco e spinge molto dal punto di vista atletico, ma è comunque l’Inter ad andare più vicina al gol con una traversa pazzesca colpita dal turco Hakan Calhanoglu: Perisic va via alla grande sulla sinistra, palla bassa, il turco controlla e calcia da posizione defilata. Solo il legno gli dice di no.

Una punizione pericolosa di Alexander-Arnold alla mezzora spaventa Handanovic, ma i Reds non sembrano molto in palla dal punto di vista offensivo stasera. Il più ispirato sembra Diogo Jota, ma neanche lui riesce a trovare spazi tra le maglie della difesa nerazzurra nonostante siano loro, alla fine, a condurre la partita.

L’Inter inizia molto bene il secondo tempo, spingendo di più e provando a prendersi il campo. Occasionissima per i nerazzurri al 53′: Dumfries lancia Perisic, che mette in mezzo per Lautaro pronto a colpire da pochi passi, ma il Toro non ci arriva di testa. Al minuto 60 viene anche annullato un gol all’Inter: Dzeko si era involato tutto solo con una prateria davanti e aveva trafitto Alisson, ma il bosniaco era purtroppo partito in posizione di offside. Rimane però che fino a questo punto del secondo tempo l’Inter ha dominato.

I nerazzurri però cedono sul più bello, e subiscono due gol nei minuti finali che condannano la Beneamata a cercare una durissima qualificazione ad Anfield Road. Il primo gol, quello dell’1-0, porta la firma del brasiliano Firmino, con una grandissima girata di testa del brasiliano sul primo palo da calcio d’angolo, pallone nell’angolino opposto.

Il secondo invece è dell’egiziano Momo Salah, che sigla il 24° centro in questa stagione segnando dopo una mischia con un pallone che prende in contro tempo Handanovic.

Liverpool che la vince col cinismo da grande squadra, fatta di campioni e abituata a vivere serate così. 

Inter-Liverpool, devastante la prova di Perisic: il croato è fondamentale per Inzaghi

Altra prova monumentale per il croato Ivan Perisic, vero punto fermo dello scacchiere di Simone Inzaghi. Se con Conte aveva avuto parecchie difficoltà ad adattarsi e ad accettare l’evoluzione in giocatore a tutta fascia, Inzaghi lo ha trasformato in un giocatore nuovamente devastante.

Anche oggi ha offerto una prova superlativa a San Siro, annullando uno dei migliori terzini destri d’Europa come Alexander-Arnold. Le sue discese sulla sinistra hanno causato non pochi problemi ai Reds, suo anche l’assist per il quasi gol di Calhanoglu nel primo tempo.

In questo senso saranno suonate bellissime le parole di Marotta nel pre-gara alle orecchie dei tifosi nerazzurri: “Per quanto riguarda noi del management, la firma rappresenta un atto formale, siamo tutti contenti di proseguire questa nostra avventura in un club importante come l’Inter, con una proprietà che è sempre vicina e vuole ancora da noi ottenere qualcosa di importante. Per quanto riguarda i rinnovi dei giocatori, siamo in fase di negoziazione, ma queste sono dinamiche che si verificano in questo momento della stagione. Nel momento in cui i giocatori svincolati hanno il piacere di continuare, credo che anche da parte nostra ci sia altrettanto sentimento. Il riferimento è a Perisic? Esatto”.

Ovviamente nel discorso si inserisce anche Brozovic, il cui rinnovo dovrebbe essere praticamente cosa scontata. Perisic invece era, fino a un mese fa, convinto di non rinnovare a causa di differenze economiche importanti, ma la sensazione è che ora si stia andando nella direzione opposta, e prove come quelle di questa sera non può che essere così. 

Inter-Liverpool, Lautaro Martinez è la nota dolente: dove è finito il Toro?

Oltre alla sconfitta, ovviamente, la nota dolente è senza dubbio la pessima prova del Toro Lautaro Martinez. Anche oggi l’attaccante argentino non ha inciso in nessun modo, non ha offerto una prestazione convincente per questi livelli e sembra un attaccante in cerca di se stesso, surclassato e quasi spaventato dal momento d’oro di Alexis Sanchez. 

Nonostante abbia segnato già ben 11 gol in 22 partite di Serie A, non trova la via del gol coi nerazzurri dal 17 dicembre (mentre in Argentina i gol li ha segnati eccome), non è incisivo nel conto degli assist e non è neanche utile alla manovra offensiva. Un periodo di appannamento per un attaccante ci sta, ma le partite steccate iniziano a essere davvero tante.

Inter-Liverpool: anche con la nuova regola è dura

Sembra assurdo dire una cosa del genere dopo la sconfitta, eppure è così. Di che regola parliamo? Di quella dei gol in trasferta. Fino a questo momento, infatti, se una squadra in trasferta segnata una rete questa era come se valesse doppio. In caso di pareggio tra andata e ritorno, quello che era importante era il numero di gol fatto in trasferta. Ora non è più così, dunque l’Inter non dovrà fare strani calcoli prima di affrontare i Red ad Anfield Road.

Nonostante questo i gol da recuperare sono due, e questa è una nota pesante per Inzaghi nonostante le difficoltà di andare a Liverpool a giocarsi una qualificazione sotto di due gol. Un passaggio del turno difficile, ma ancora possibile ritrovando l’atteggiamento avuto nei primi 20 minuti del secondo tempo, quando l’Inter ha letteralmente dominato i Reds, ma ha pagato la poca concretezza sotto porta.

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