La lite Mourinho-Serra occupa ancora oggi uno spazio, nella gerarchia delle notizie che si profilano, in questo pomeriggio di attese e domande. Infatti, a quasi due mesi dai fatti di quel Cremonese-Roma, era infatti il 28 febbraio, l’arbitro Marco Serra è stato deferito dalla Procura federale.
Nelle sue indagini, il procuratore Giuseppe Chinè ha rilevato un comportamento che lo ha indotto a procedere nei riguardi del fischietto che, in una autentica altalena, si è reso attore protagonista di uno dei casi più controversi della stagione calcistica.
Mou-Serra, il deferimento dell’arbitro
Secondo quel che ha deciso il procuratore in base agli elementi emersi, Serra ha quindi rivolto nei riguardi dell’allenatore della Roma espressioni pesanti affermando che trattasi di “oggettivo carattere inopportuno, ingiurioso e finanche offensivo delle parole utilizzate”, tale da violare “i principi di lealtà, probità e correttezza posti a fondamento dell’ordinamento sportivo”.
Ma anche le norme specifiche del regolamento Aia che impongono agli associati di “improntare il proprio comportamento al rigoroso rispetto dei principi di lealtà, trasparenza e rettitudine a difesa della credibilità ed immagine dell’Aia”.
Le testimonianze e la ricostruzione
Quelle testimonianze raccolte hanno accreditato la versione fornita da Mourinho, il quale ha sempre sostenuto di essere stato destinatario di offese e insulti pronunciate da Serra in un’occasione accesa, sicuramente, non tale da giustificare la sua esplosione verbale.
Secondo le ricostruzioni della Procura, all’allenatore della Roma “che a Serra si era rivolto per tentare di avere spiegazioni riguardo ad una decisione arbitrale assunta dal direttore di gara a seguito di un contrasto di gioco tra un calciatore della Cremonese (Tsadjout) e uno della Roma (Kumbulla)”, sono state rivolte “le seguenti testuali parole:
“Ti stanno prendendo tutti per il cu*o. Vai a casa, Vai a casa’ (accompagnando le stesse con un movimento circolare della propria mano destra, ossia, roteando il dito indice)”.
L’espulsione di Mourinho
In quella circostanza, Mourinho venne espulso dall’arbitro Piccinini e il Giudice sportivo gli aveva inflitto due giornate di squalifica: la sanzione era stata inizialmente sospesa, tanto che Mou era andato regolarmente in panchina per la sfida con la Juventus, per poi essere confermata, costringendolo a saltare anche il derby con la Lazio.