Ha rotto un lungo e doloroso silenzio. Lo ha fatto per il figlio nell’unico modo possibile, cioè attraverso i suoi canali social. A quasi un mese dalla morte di Luca Salvadori, il motociclista morto in Germania per le ferite riportate in moto durante un incidente in una gara stradale, il padre Maurizio ha fatto un lungo video diffuso su quel canale YouTube che aveva reso una celebrità nell’ambito del motorsport Luca. Il noto produttore musicale, nonchè anche imprenditore nei motori non si è limitato a ricordare il figlio, ma ha denunciato la carenza di sicurezza nella gare stradali e poi lanciato un insolito sondaggio legato sempre a Luca.
- Luca Salvadori: la commozione di papà Maurizio nella video intervista
- Papà Maurizio ringrazia per la folla ai funerali di Luca Salvadori
- Maurizio Salvadori: "Morte Luca una fatalità"
- La denuncia di Maurizio Salvadori: "Sicurezza inesistente"
- I video inediti di Luca Salvadori: lanciato un sondaggio
Luca Salvadori: la commozione di papà Maurizio nella video intervista
“Mi sento in imbarazzo nell’invadere quello che è il campo di Luca”. Inizia così la video intervista di Maurizio Salvadori, padre di Luca, il pilota di motociclismo morto a soli 32 anni domenica 15 settembre scorso in un tragico incidente durante una gara su strada in Germania, a Frohburg, valida per l’International Road Racing.
Luca Salvadori oltre che uno stimato pilota era diventato un “influencer” del motorsport grazie a quel canale YouTube che aveva creato quasi dal nulla, come divertimento da affiancare alla sua passione numero uno ma che nel corso del tempo era diventato un punto di riferimento per tutto il mondo del motociclismo. Proprio attraverso questo mezzo papà Maurizio ha fatto arrivare a tutti il suo messaggio.
“Luca mi ha in un certo senso convinto a realizzare questa intervista, io che sono una persona molto schiva, che lavora da sempre dietro le quinte, anzi, è la prima volta che mi espongo e lo faccio per diversi motivi…”
Papà Maurizio ringrazia per la folla ai funerali di Luca Salvadori
C’erano davvero tanta gente: presenti circa 10mila persone, tra cui tante personalità del mondo del motociclismo, dell’automobilismo (tra cui tutto il team Trident, scuderia automobilistica proprio di papà Maurizio attiva in Formula 2, Formula 3 e Formula Regional e il Team Broncos con cui Luca correva nel campionato National Trophy). E poi amici, parenti e semplici cittadini oltre a tanti personaggi del mondo dello sport e dello spettacolo, amici della famiglia, come Lorenzo Jovanotti, che subito dopo la morte di Luca gli aveva dedicato un lungo post sui social, Gianni Morandi, Red Canzian e Roby Facchinetti dei Pooh, Eros Ramazzotti, Alba Parietti.
A tutti questa gente, all’oltre mezzo milione di persone che hanno seguito la diretta YouTube delle esequie, Maurizio Salvadori ha rivolto un pensiero: “Innanzitutto mi sento in dovere di ringraziare tutti voi per la partecipazione che ho ricevuto, che Luca ha ricevuto, per le migliaia di messaggi, la maggior parte da sconosciuti che sono stati di conforto. Questo mi ha ha aperto una visione diversa su quello che sono i numeri. Prima tutti voi eravate un numero, un grande numero che decretava il successo di Luca. In realtà questi numeri rappresentano delle persone che formano una grande comunità. Potrebbe essere definita una grande famiglia di gente per bene che Luca non so come è riuscito a mettere insieme”.
Maurizio Salvadori: “Morte Luca una fatalità”
Dopo il pensiero di Luca e i ringraziamenti per l’affetto della gente, Maurizio Salvadori entra nello specifico del suo video-intervento, il tema sicurezza proprio partendo dall’incidente fatale a Luca: “Non ci sono immagini ufficiali se non quelle che arrivano dalla moto di luca e le moto che seguivano. Però c’è un’inchiesta in corso e non sono per il momento utilizzabili. Io le ho viste mi sento di dover parlare di un argomento delicato che è quello della sicurezza”.
Papà Maurizio ammette la fatalità della morte di Luca: “Luca era perfettamente cosciente dei rischi che comportava correre queste gare e l’incidente con Didier Grams è una fatalità. Il contatto tra due moto a quella velocità quando la moto che precede va in high side è una fatalità. Non sono una papà che cerca a tutti i costi un colpevole per la morte del figlio”.
La denuncia di Maurizio Salvadori: “Sicurezza inesistente”
Arriva l’affondo di Maurizio Salvadori sulla sicurezza delle gare, di alcune gare, di quelle gare: “Mi sento di dire che le barriere di protezione che sono state predisposte fuori da quella curva sono state predisposte in una maniera criminale. Il tema della sicurezza dev’essere portato avanti, cosa che non è stata fatta in questa gara in cui Luca ha partecipato, non si può improvvisare. Tant’è che ho parlato con alcuni piloti che mi hanno detto che sono intenzionati a smettere perché non si può giocare con la vita di piloti animati da un sacro e sano entusiasmo ma si affidano ad organizzazioni totalmente incompetenti. Questa è la missione che porterò avanti”.
I video inediti di Luca Salvadori: lanciato un sondaggio
Infine Maurizio ha parlato dell’attività di youtuber di Luca. Ci sono due video finiti che Luca aveva montato e che avrebbe pubblicato nei giorni successivi, cosa che il destino gli ha impedito. Allo stesso modo c’è un terzo video, una sorta di incompiuta, che Luca aveva iniziato ma che non ha più avuto modo di finire.
Proprio per questo motivo papà Maurizio ha chiesto al pubblico, ai followers di Luca di decidere se è il caso di pubblicare i due video inediti e lasciare che il team che lavorava con Luca al canale porti a termine il terzo video sulla gara vinta da Luca a Cremona: “Non me la sento di decidere da solo e mi piacerebbe ricevere i vostri commenti per poi prendere una decisione definitiva”.