A poche ore dalla fine di un anno che gli ha strappato il figlio dalle braccia, torna a parlare Maurizio Salvadori, padre di Luca, il motociclista e youtuber morto in Germania il 15 settembre scorso in seguito alle ferite riportate in un terribile incidente durante una gara per il campionato europeo su strada. Il noto imprenditore e patron del team Trident, su quel canale YouTube che aveva reso Luca una celebrità nell’ambito del motorsport, ha fatto un lungo video in cui ha spaziato dalla battaglia legale per la sicurezza nelle gare stradali, con la ricostruzione 3d dell’incidente di Luca e lanciato accuse precise agli organizzatori sulle mancanze sulle misure di sicurezza. Ma anche annunciato una importante iniziativa e decisione per continuare a ricordare Luca Salvadori.
- La tragedia di Luca Salvadori che ha funestato il motociclismo
- Papà Maurizio Salvadori rompe il silenzio: "La mia battaglia per Luca"
- La ricostruzione dell'incidente fatale a Luca Salvadori
- Il canale di Luca Salvadori resterà online, l'annuncio di papà Maurizio
La tragedia di Luca Salvadori che ha funestato il motociclismo
Luca Salvadori è morto a soli 32 anni domenica 15 settembre scorso in un tragico incidente durante una gara su strada in Germania, a Frohburg, valida per l’International Road Racing. L’incidente fatale a Luca Salvadori è avvenuto nella tappa tedesca dell’IRRC, il campionato europeo di corse su strada. Il centauro milanese è rimasto coinvolto nella caduta del tedesco Didier Grams alla fine del primo giro della classe SBK/STK 1000. Inutile il trasportato in ospedale e le cure dei medici, Luca è morto nella notte tra sabato e domenica per le gravi lesioni riportate.
Luca Salvadori, oltre ad essere un motociclista negli ultimi anni si era fatto apprezzare per la sua attività di influencer e youtuber del mondo della moto. Diventando una vera e propria istituzione, stimato dai più grandi centauri, a cominciare da Pecco Bagnaia, tutti spesso ospiti delle sue trasmissioni, dirette e speciali.
Papà Maurizio Salvadori rompe il silenzio: “La mia battaglia per Luca”
Come era già successo lo scorso ottobre a un mese circa dall’incidente, Maurizio Salvadori, padre del compianto Luca, a poche ore dalla fine del 2024 che si è portato via suo figlio è tornato a parlare. Un lungo video, quasi 20 minuti, in cui affronta diversi temi, innanzitutto ringraziando i fan e followers che continuano a mandare messaggi di sostegno alla famiglia in questi mesi non facili.
Maurizio Salvadori spiega, con compostezza ma in modo molto fermo, la sua iniziativa legale, intrapresa in Germania contro gli organizzatori della gara: “Le gare su strada hanno la licenza per essere organizzate seguendo le regole ben precise della Federazione Internazionale. Queste regole durante la gara di Luca non sono state seguite”.
La ricostruzione dell’incidente fatale a Luca Salvadori
Maurizio Salvadori spiega una ricostruzione video in 3d dell’incidente costato la vita a Luca realizzata grazie al contributo di Dainese uno dei massimi produttori di tute e non solo ad alto standard di sicurezza nel mondo del motorsport. Un duro atto di accusa nei confronti delle misure di sicurezza previste nella gara.
“Quando Luca è caduto, la moto arriva per prima contro le barriere e le sposta, perché non sono fissate come da normativa; si apre un varco su cui arriva Luca, direttamente sulle balle di paglia. Purtroppo, l’impatto è a 102 km/h”.
Papà Maurizio prosegue con le sue dure accuse: “Queste protezioni ad aria non sono omologate – dice il padre -. Non erano fissate a terra come da regolamento. E sembra fossero barriere protettive per le corse ciclistiche. Le balle di paglia pressate meccanicamente sono vietate dal 2018″. Peraltro il padre di Luca parla anche di come dagli audio della polizia con gli organizzatori si capisca come l’incidente mortale del figlio sia stato sminuito dagli stessi derubricandoli a “normale amministrazione”.
Il canale di Luca Salvadori resterà online, l’annuncio di papà Maurizio
Una causa legale, spiega Salvadori, fatta per migliorare la sicurezza nelle gare stradali e per impedire che altri incidenti possano avere conseguenze tragiche come accaduto per il figlio. Infine Maurizio ha parlato dell’attività di youtuber di Luca. Un canale che resterà attivo servizio di una Fondazione in memoria di Luca con l’intento di aiutare i giovani motociclisti a proseguire la propria carriera: “Questo video non è solo un aggiornamento, ma un invito rivolto a voi, la community che Luca ha sempre amato e che continua a dimostrargli affetto e vicinanza. Per chiunque volesse condividere suggerimenti, consigli o idee può farlo alla seguente e-mail: ideeluca23@gmail.com”