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Mancini lancia un messaggio alla Juventus: “Bisogna saper scegliere”. Roma o Milan? Chi punterà sull’ex ct

Mancini rompe il silenzio, si sofferma sull'esonero di Motta e punge: "In Italia non si concede tempo agli allenatori". L'ex pronto a tornare in pista: tutte le ipotesi

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Domenico Esposito

Domenico Esposito

Giornalista

Da vent’anni in campo e sul campo per vivere ogni evento in tutte le sue sfaccettature. Passione smisurata per il calcio e per la sfera di cuoio. Il pallone è una cosa serissima, guai a dirgli di no

L’esonero di Thiago Motta ha fatto tornare prepotentemente in auge il nome di Roberto Mancini. L’ex ct sembrava a un passo dalla Juventus, che hai poi scelto di puntare su Tudor. Il tecnico jesino manda un messaggio alla Signora e resta in attesa di una chiamata per tornare in pista dopo la poco felice parentesi al timone dell’Arabia Saudita. Roma e Milan sono alla finestra.

Da Mancini un messaggio alla Juventus

Intervenuto al laboratorio ‘Il giurista entra in campo’ nell’ambito dell’Academic Gym con Guglielmo Stendardo alla LUISS, Mancini non poteva non essere incalzato sul suo mancato approdo al club bianconero in seguito all’esonero di Motta. Il marchigiano, però, ha dribblato la questione rispondendo di non avere idea di cosa sia successo alla Juventus.

Ne approfitta, però, per lanciare un messaggio a Madama. È vero, l’italo-brasiliano ha deluso. I risultati non hanno rispettato le aspettative estive, ed “è giusto che quando le cose non vanno ci si prenda anche delle colpe. Ma bisogna dare il tempo di incidere” punge il Mancio. “In Italia quando le cose non girano per il verso giusto l’allenatore viene messo subito in discussione. Ma se si punta su un tecnico gli va anche concesso tempo e supporto. Nello stesso tempo un manager deve avere una visione, essere empatico con il club e riuscire a trasferire il proprio pensiero”.

Mancio aspetta la chiamata giusta: Juve ancora in corsa?

Sì, l’ex ct dell’Italia ha voglia di rimettersi in discussione, anche per lasciarsi definitivamente alle spalle il capitolo Arabia Saudita e tutte le polemiche che hanno accompagnato la sua scelta. “Vediamo quello che succederà, nel calcio tutto può cambiare dalla sera alla mattina” dice. L’importante è aspettare la chiamata giusta. “Perché bisogna saper scegliere” sottolinea.

E chissà che la Juventus non sia ancora un’opzione valida per la prossima stagione. Del resto, Tudor è stato richiamato a casa come traghettatore e difficilmente sarà confermato dopo il Mondiale per Club. Mancini resta in corsa, anche se il sogno della dirigenza bianconera è convincere Antonio Conte. E sullo sfondo c’è pure Gasperini, la cui splendida avventura all’Atalanta sembra stia per giungere ai titoli di coda.

Le altre piste italiane: anche Roma e Milan ci pensano

Già, Roma e Milan sono a caccia di profili esperti e vincenti. Nel corso di quest’annata il nome di Mancini è stato più volte accostato ai giallorossi, soprattutto a novembre, prima che Ranieri subentrasse a Juric. Non se ne fece nulla, ma in quella circostanza l’ex allenatore di Inter e Manchester rivelò: “Avrei accettato se ci fossero state le condizioni di un bel progetto da portare avanti insieme”. Dunque, Roma è piazza gradita nonostante i suoi trascorsi alla Lazio.

Ieri Ranieri ha chiuso all’arrivo di Gasperini (“non sarà lui il nuovo allenatore”): il Mancio torna in pole? Di un tecnico dalle spalle larghe ha bisogno pure il Milan, che è sì tentato da Fabregas ma pensa pure ad Allegri. L’ex leggenda della Samp è pronto a vagliare ogni proposta, purché vi sia un progetto a lungo termini. Del resto, “il Manchester City mi chiese di vincere la Premier dopo cinque anni, la vinsi dopo tre e le cose migliorarono ancora”. Mancini è stato chiaro: “Se si punta su un tecnico gli va anche concesso tempo e supporto”.

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