Marco Materazzi è uno che conosce bene José Mourinho. Assieme a lui, escludendo la parentesi tedesca del 2006, ha vissuto il momento più bello della propria carriera. Anche giocando poco. E dunque la ‘Gazzetta dello Sport’ ha interpellato proprio lui sull’arrivo alla Roma del portoghese.
Matrix si è dimostrato tutt’altro che sorpreso: “Mi sarei meravigliato di più se fosse andato alla Juve. Se ci sarebbe andato? Ci avrebbe pensato molto di più. Di sicuro per gli interisti se avesse scelto Juve o Milan sarebbe stato peggio: così credo che lo capiranno, per il tanto che ha fatto per l’Inter”.
Come si comporterà Mourinho a Roma? “Farà di tutto perché tutti remino nella stessa direzione e saprà portare la gente dalla sua parte, soprattutto quando si potrà tornare allo stadio. Ma quel tifo sa diventare un’arma a doppio taglio, ecco perché è una sfida del fuoco: se uno scudetto dell’Inter ne vale cinque rispetto agli altri, uno alla Roma ne vale venti”.
Materazzi ne è convinto: a sedurre Mourinho è stato un progetto serio presentato dalla Roma: “Non sarebbe andato, senza garanzie: è una sfida calcolata e il non dover giocare subito la Champions un’opportunità. Lui è abituato a club disposti a fare tutto per vincere e la proprietà della Roma, per quel che so, vuole vincere. Vediamo chi compreranno: così, oggettivamente, la Roma non è da Scudetto”.
Mourinho ideale per la Roma, dunque? “Sì perché sa creare empatia, ha un entusiasmo contagioso e un carisma che credo sia intatto, soprattutto per chi lo conosce: e chi non lo conosce, non vedrà l’ora di farlo. Quel carisma serve anche sul mercato, per “attirare” i 4-5 giocatori importanti che la Roma deve comprare: veri, formati, pronti per vincere. E poi José capisce prima di altri cosa fare e cosa dire in certi casi”.
Secondo Materazzi, infine, Mourinho sentirà di più la sfida contro la Juventus rispetto a quella da ex contro l’Inter: “Tutta la vita: anche perché i romanisti te la fanno sentire per forza. Ma per vincere contro l’Inter farà di tutto. E godrà, se la batterà”.