La rivoluzione a piccoli passi si manifesta anche attraverso profili come quello di Maurizio Arrivabene, dirigente e uomo di fiducia di John Elkann, il quale lo investirà a stretto giro di occuparsi delle cose della Juventus in qualità di amministratore delegato.
Non direttore generale, non un ruolo tecnico ma di controllo e decisionale, in un frangente di mutamenti scaturiti dall’addio a Fabio Paratici, all’avvio di una nuova era con Fabio Cherubini promosso e Max Allegri di ritorno a Torino, sulla panchina che ha occupato per un quinquennio.
L’approdo di Arrivabene nelle aziende della dinastia Agnelli
Negli anni più vicini, il suo ruolo alla guida della Ferrari ne aveva già palesato i legami, più che consolidati, con la dinastia Agnelli e con il giovane presidente, il quale ripone la medesima fiducia nel dirigente che ha dimostrato nei confronti del cugino Alessandro Nasi, indicato a sua volta erede di Andrea Agnelli quando l’addio alla Juventus sembrava inevitabile e imminente. E come ne ebbe nei suoi confronti, nelle dichiarazioni ufficiali rilasciate all’epoca, Sergio Marchionne.
Maurizio Arrivabene e la Ferrari
Partiamo dall’ultimo incarico, che gli ha conferito estrema visibilità, ricoperto da Arrivabene: team principal della Ferrari. Con la Rossa ha centrato il secondo posto nella classifica costruttori nelle stagioni 2015, 2017, 2018 sfiorando de facto un risultato ambito e mai celato dai vertici ovvero dalla proprietà. Prima di questo mandato, affidatogli dalla famiglia Agnelli, Arrivabene aveva già consolidato il proprio ruolo nelle aziende del Gruppo, in qualità di membro del Consiglio di Amministrazione del club bianconero dal 2012, dove fino al 2015 ha ricoperto anche il ruolo di membro del Comitato Controllo e Rischi e del Comitato Nomine e Remunerazioni.
La carriera da dirigente sportivo di Arrivabene
Nato a Brescia 61 anni fa, la sua carriera di dirigente in Philipp Morris lo porta ad incrociare presto la sua strada con quella di Andrea Agnelli, che rimarrà al comando per ora, e a cimentarsi con progetti di marketing e di attività promozionali della multinazionale arrivando a ricoprire il ruolo di Vice Presidente di Marlboro Global Communication. L’ascesa in Philipp Morris lo porta fino alla carica di presidente del consiglio di amministrazione Consumer Channel Strategy and Event Manager. Dal 2010 è membro della commissione in Formula 1 in rappresentanza di tutte le aziende sponsor in quest’ultima.
Appassionato di sport, ha praticato football americano, tennis e sci; Arrivabene è, naturalmente, tifoso della Juventus e oltre alle attività sportive condotte a livello amatoriale ha affrontato una difficile ed estenuante prova prendendo parte alla Parigi-Dakar, ormai nel lontano 1987.
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