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McLaren, Norris "avverte" Verstappen: "Quest'anno se necessario chiudo la porta anch'io". E snobba le Ferrari

Presentazione per le McLaren: Norris lancia il guanto di sfida a Max e alla RedBull, "dimenticando" però di citare le Rosse. Solo una svista o una cosa voluta?

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Due anni fa era pura utopia pensare a una McLaren capace di puntare al titolo costruttori. Oggi dalle parti di Woking hanno ulteriormente alzato l’asticella: Lando Norris e Oscar Piastri sono una coppia già rodata (anche quanto a polemiche) e la loro intenzione è quella di provare a mettere fine al dominio di Max Verstappen nel mondiale piloti, provando a spostare l’arancione tanto caro agli olandesi verso l’arancione tanto caro (appunto) alle McLaren. Con Lando decisamente “aggressivo” nei confronti del pluricampione del mondo.

Norris mette Max nel mirino: “Quest’anno non farò calcoli”

Gli errori commessi nel 2024 hanno pesato non soltanto in classifica, ma anche nella testa del britannico. Che si mostra subito meno “compiacente” dei confronti dell’impavido Max. “La prossima stagione sarà tutto diverso, perché dovrò dimostrare di essere un pilota più intelligente e se ci sarà bisogno di tirare fuori il gomito per non far passare il mio rivale non indugerò”, ha spiegato Norris a margine della presentazione della vettura.

“Lo scorso anno siamo venuti fuori intorno a metà stagione e quando devi inseguire sai che non puoi prenderti troppi rischi. Se fossimo finiti fuori entrambi, come poteva accadere in Austria, ne avrebbe beneficiato soltanto Max. Per questo dico che sarà importante partire forte affinché la pressione della rimonta ricada interamente sui nostri avversari”. Lando però non cita mai le Ferrari, evidentemente considerando Verstappen come l’unico vero antagonista nella lotta iridata: pretattica, diffidenza o una cosa voluta?

Stella alza l’asticella: “Ci siamo presi bei rischi”

Di sicuro dalle parti di Woking sentono che questa potrebbe essere l’annata buona per tornare a mettere la propria macchina davanti a tutte in ogni week-end di gara. E riportare a casa quel titolo piloti che manca dal 2008, quando a conquistarlo fu nientemeno che Lewis Hamilton, oggi avversario nella nuova veste da ferrarista.

Andrea Stella, che in Ferrari ha lavorato per tanti anni e che adesso è probabilmente uno degli artefici della rinascita della McLaren, è il primo a non volersi troppo nascondere. “Sulla carta abbiamo una macchina con un buon passo, e sapevamo di partire già da una base importante. La MCL39 è una sorta di continuum della MCL38, anche se poi abbiamo cambiato tantissimo e ci siamo spinti molto in là per provare ad essere da subito artefici del nostro destino. L’idea di base è di accogliere il rischio e di adottare un approccio ambizioso: è l’unica via per fare progressi significativi da subito”.

Ci saranno insomma continui aggiornamenti anche dopo i test di Sakhir di fine mese, puntando ad allestire una vettura sempre al passo con le novità in arrivo dalla fabbrica. “L’idea è di farla progredire il più in fretta possibile, portando aggiornamenti sin dalle prime gare della stagione. È una strategia consolidata, l’importante è che funzioni come deve”.

Piastri ha un sogno: “Giocarmi il mondiale con Lando”

Oscar Piastri, dopo un’annata nella quale ha trovato il modo per migliorare sensibilmente il proprio rendimento, conquistando anche le prime due vittorie in carriera (a Budapest e Baku), ha voglia di alzare ulteriormente il proprio livello di competitività.

“So di non essere ancora nel mio apice, ma so anche che quest’anno avrò le opportunità per dimostrare di non essere da meno di Lando. Nel finale della passata stagione in alcune gare ho dovuto aiutarlo per provare a vincere il titolo piloti, così come in altri momenti era stato lui a dare una mano a me, adesso però ripartiamo alla pari e non vedo loro di scendere in pista. L’auspicio è che alla fine del prossimo campionato saremo noi due a giocarci il titolo, così che ognuno potrà pensare a fare il massimo senza obblighi di scuderia”.

A proposito: le Papaya Rules, tanto criticate lo scorso anno, nel giorno della presentazione sono rimaste chiuse nel cassetto. E forse per questo Piastri ha pronunciato le paroline magiche senza troppo ritengo: “Spero di poter essere io il pilota che riporterà il titolo mondiale a Woking. Ambiziosa e senza paura: questa McLaren non teme alcun rivale.

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