Sono servite poco più di tre ore ai dodici giurati del tribunale della Chester Crown Court per dichiarare all’unanimità la piena innocenza di Benjamin Mendy. Come riporta L’Equipe, il francese ex difensore del Manchester City, accusato di stupro e tentato stupro per fatti risalenti al 2018 e al 2020, quando è stato annunciato il verdetto, è scoppiato in lacrime. Mendy era già stato dichiarato non colpevole di altre sei accuse di stupro e una di violenza sessuale lo scorso gennaio.
- Il legale: Mendy ora vuole privacy
- Mendy, la lunga odissea giudiziaria
- Mendy, un calvario iniziato tre anni fa
- Mendy assolto, il post polemico di Depay
Il legale: Mendy ora vuole privacy
“Benjamin Mendy desidera ringraziare i membri della giuria per essersi concentrati sulle prove in questo processo, piuttosto che sulle voci e le insinuazioni che hanno seguito questo caso fin dall’inizio – ha dichiarato Jenny Wiltshire, uno degli avvocati del giocatore – questa è la seconda volta che Mendy viene processato e dichiarato non colpevole da una giuria. È lieto che entrambe le giurie abbiano emesso i verdetti corretti. Sono passati quasi tre anni da quando la polizia ha iniziato a indagare su questo caso – ha proseguito il legale – il signor Mendy ha cercato di rimanere forte, ma il procedimento ha avuto inevitabilmente un grave impatto su di lui. Ringrazia tutti coloro che lo hanno sostenuto durante questo calvario e ora chiede che venga rispettata la sua privacy in modo che possa iniziare a ricostruire la sua vita“.
Mendy, la lunga odissea giudiziaria
Lui si era sempre dichiarato innocente: Campione del Mondo con la Francia nel 2018, e svincolatosi nei mesi scorsi, Mendy era stato accusato di aver violentato una donna di 24 anni, nella sua villa nel Cheshire nel 2020, e di aver tentato di violentarne un’altra due anni prima. In totale erano nove capi di imputazione per i quali è stato processato. Un lungo iter giudiziario, che si è concluso oggi con la piena assoluzione, e che lo ha costretto anche a trascorrere diversi mesi in galera. Mendy non disputa una partita ufficiale dal 15 agosto 2021, quando scese in campo dal 1′ contro il Tottenham.
Mendy, un calvario iniziato tre anni fa
Il 26 agosto 2021 Mendy venne arrestato dalla polizia del Cheshire con l’accusa di stupro e molestie ai danni di due donne e di una ragazza ancora minorenne. Non gli venne concessa la libertà vigilata poiché, in precedenza, aveva infranto la legge ospitando un party clandestino a casa sua, venendo così meno a una delle condizioni previste. Il Manchester City lo sospese immediatamente dalla prima squadra, ed il 14 settembre successivo rimosse ogni riferimento a lui negli articoli in vendita nello store ufficiale. Il 10 settembre Mendy comparve per la prima volta in tribunale, per poi essere rimandato in prigione fino al 15 novembre, mentre l’udienza venne fissata al 15 dicembre 2021. Il 13 gennaio 2023 è stato giudicato non colpevole per sette dei nove capi di imputazione per i quali era processato, fino al riconoscimento odierno della piena innocenza.
Mendy assolto, il post polemico di Depay
Dopo la notizia dell’assoluzione di Mendy, su twitter è comparso un lungo post di Memphis Depay, olandese attaccante dell’Atletico Madrid, che contiene anche un atto di accusa: “Tutti i casi archiviati. Quindi cosa stiamo facendo adesso? Chi aiuterà questo fratello a guarire? Chi sarà responsabile per il danno sul suo nome? Come farà a riavere la sua carriera? Molti anni di investimenti per diventare un calciatore professionista…. Ora cosa!? Non ho mai toccato questo argomento perché non conoscevo tutti i dettagli, ma gli ho parlato una volta su FaceTime vero mentre era dietro le sbarre e l’ho affrontato in campo un paio di volte.. Non ho visto alcun male nell’uomo.
Non possiamo accettare che questo accada a noi atleti. Chi ci difenderà nel momento del bisogno, non quando il danno è già stato fatto? Non voltare la testa gente”.