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Michael Schumacher oltraggiato nella sua Kerpen: lo sdegno del fratello Ralf. Il ricordo di Mick: "Papà un eroe"

A Kerpen dove Michael Schumacher ha mosso i primi passi nel mondo delle corse si è scatenata la polemica per la cittadinanza onoraria negata al campionissimo della Ferrari, il fratello Ralf ha parlato di "vergogna" mentre il figlio Mick ha ricordato Schumi come un "eroe"

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Luca Fusco

Luca Fusco

Giornalista

Giornalista multimediale. Quando si accendono i motori, lui sgasa, impenna, derapa. E spesso e volentieri finisce sul podio

Si sa il tempo spesso dimentica, fatti e persone. A volte anche e nonostante la loro grandezza. Se poi c’è di mezzo la politica le cose possono solo che peggiorare. Si perde infatti tra le pieghe della burocrazia e della politica appunto la polemica su quello che il fratello Ralf ritiene essere una “vergogna” nei confronti di Michael Schumacher che sarebbe oggetto di oltraggio proprio in quella Kerpen da cui il campionissimo proviene e a cui ha dato lustro. Tutto questo mentre sono oramai alle spalle le ricorrenze legate a Schumi, il compleanno e ancor prima l’anniversario per l’incidente di Meriber. Bellissima la frase del figlio Mick che ancora una volta ha voluto ricordare la grandezza del padre definendolo un eroe.

La cittadinanza di Kerpen negata a Schumacher

Arriva proprio a ridosso delle due ricorrenze legate a Michael Schumacher (il 3 è stato il suo 56° compleanno, il 29 dicembre scorso l’11° anniversario del maledetto incidente di Meribel) la notizia dalla Germania della cittadinanza onoraria di Kerpen negata, per il momento, al campionissimo della Ferrari e della F1.

Una questione abbastanza controversa che si perde nei meandri della politica e della burocrazia. Nonostante sia nato a Hurt, Schumi è legato indissolubilmente a Kerpen, cittadina delle renania settentrionale dove il padre aveva preso in gestione il kartodromo dove il piccolo Schumacher ha mosso i primi passi nel mondo delle corse per poi arrivare a vincere 7 titoli mondiali in F1.

Il mese scorso è emerso che a Schumacher era stata negata la cittadinanza onoraria di Kerpen; i politici locali avevano deciso sulla questione a novembre, dopo che la decisione era stata inizialmente rinviata a marzo 2024.

Lo sdegno di Ralf Schumacher verso Kerpen

La decisione di negare la cittadinanza onoraria a Michael Schumacher ha scatenato la furiosa reazione del fratello, Ralf, ex pilota della Williams e della Toyota, che ha criticato la scelta sui social media: “Questo è tipico della Germania e della nostra politica. Non mi sorprende più nulla della SPD [Partito Socialdemocratico di Germania, ndr]. A quanto pare, la performance non è più importante. Quando penso a ciò che mio fratello ha fatto per Kerpen attraverso il suo successo, rimango semplicemente senza parole”.

La delusione di Ralf Schumacher è stata condivisa anche da Reiner Ferling, presidente del fanclub locale di Michael Schumacher, che ha dichiarato al quotidiano tedesco Kolner Stadtanzeiger : “Il modo in cui Michael viene trattato come persona è spregevole. Sono davvero arrabbiato. La città non riesce a nominare cittadino onorario qualcuno che ha vinto sette titoli mondiali per noi…”

La difesa del sindaco di Kerpen

Dieter Spurck, sindaco di Kerpen dal 2015, interpellato dalla Bild ha difeso la decisione della sua amministrazione: “Kerpen non ha un codice d’onore. Spetta al consiglio comunale decidere sull’introduzione di una cittadinanza onoraria e relativi criteri. Nella seduta del 19 marzo 2024, il consiglio comunale della città di Kolping Kerpen ha deciso all’unanimità di rinviare la questione del conferimento della cittadinanza onoraria a Michael Schumacher. I gruppi parlamentari e i consiglieri comunali non iscritti dovrebbero prima raggiungere un accordo intergruppo sull’opportunità di introdurre la cittadinanza onoraria. Finora l’amministrazione comunale non ha ricevuto alcuna nuova richiesta su questo argomento da parte dei politici”.

Insomma tra rinvii e rimpalli di competenze e responsabilità ancora poco chiare Kerpen non ci fa una bella figura agli occhi del mondo. Se da un lato non si tratta certamente di una decisione di primaria importanza rispetto ai bisogni di una comunità è anche vero che una situazione del genere non porta consensi alla cittadina di Kerpen che da sempre si è legata e ha tratto benefici dall’accostamento con Schumacher.

Mick Schumacher ricorda papà: “Un eroe”

E proprio nelle ore successive il 56° compleanno di Schumi a ricordare la grandezza, non solo come pilota ma anche come uomo e padre, è stato il figlio Mick Schumacher con parole semplici ma di grande tenerezza e sentimento:

“Grato per l’amore incondizionato dei miei genitori, celebro mio padre, il mio eroe, nel suo giorno speciale!”

Mick, che recentemente ha lasciato almeno temporaneamente la F1 viste le porte chiuse ma che spera ancora in una chiamata, chissà di Cadillac il prossimo anno, ha sempre sottolineato il rapporto col padre ma anche la grande tristezza per non averlo al suo fianco nella sua carriera da pilota.

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