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Buon compleanno Michael Schumacher, 56 anni da "invisibile": come sta oggi Schumi, gli auguri Ferrari e della F1

Michael Schumacher compie 56 anni nel silenzio più assoluto sulle sue condizioni di salute ma contorniato dall'affetto della famiglia, di Corinna, dei figli Mick e Gina Maria che presto lo renderà nonno, gli auguri della Ferrari e di tutta la F1

Ultimo aggiornamento:

Luca Fusco

Luca Fusco

Giornalista

Giornalista multimediale. Quando si accendono i motori, lui sgasa, impenna, derapa. E spesso e volentieri finisce sul podio

Un appuntamento fisso, doppio. Che accomuna tutti gli appassionati di Formula 1 a cavallo del Capodanno. Per ricordare ancora una volta Michael Schumacher. Nel giorno del suo compleanno. Il 56°. Un triste anniversario oramai perchè accomunato quasi indissolubilmente a quello appena celebrato del 29 dicembre scorso a 11 anni dal maledetto incidente di Meribel del 2013 che ha tolto per sempre dalla vita pubblica quello che per molti è il più grande campione della F1 moderna. Ma Schumi è molto altro di una semplice caduta sulla neve. Lui è il Kaiser, il campionissimo che ha dominato per oltre una decade sui circuiti di tutto il mondo per la stragrande maggioranza degli anni di rosso vestito. A lui il tributo non è dovuto, è un piacere.

Auguri Michael Schumacher: un campione inarrivabile

Buon 56° compleanno a Michael Schumacher, una delle più grandi leggende della storia del motorsport. Era il 3 gennaio 1969 Rolf Schumacher e sua moglie Elizabeth hanno il loro primogenito che chiamano Michael. Il piccolo Schumi si diverte a girare per la pista di kart di Kerpen dove papà Rolf lavora. Da lì nasce una passione irrefrenabile così come la conoscenza quasi maniacale per tutto ciò che riguarda le corse.

Da lì in poi sarà un’escalation senza fine verso l’eccellenza. Gli anni nelle serie minori, l’ingresso nella Mercedes, l’esordio in F1 da subito fenomanale con la Jordan a Spa nel ’91. Il Il “ratto” da parte di Briatore che lo porta subito in Benetton, le prime vittorie, i primi due titoli e poi l’avventura in Ferrari costellata di qualche delusione iniziale ma poi diventata magica a suon di vittorie, di titoli, ben 5, e di un dominio accecante.

I sette campionati mondiali di Formula 1 di Michael rimangono una testimonianza della sua abilità, resilienza e dominio senza pari in pista. Oltre ai titoli, le sue innumerevoli vittorie in gara e le sue prestazioni da record continuano a ispirare generazioni di tifosi e piloti.

  • 7 titoli mondiali
  • 307 GP corsi
  • 91 vittorie
  • 68 pole positions
  • 155 podi
  • 77 giri veloci
  • 22 hat tricks
  • 5111 giri in testa
  • 1566 punti

Compleanno Schumacher, gli auguri della Ferrari e della F1

“Siamo tutti con te, Michael. Oggi e tutti i giorni” seguito da un cuore rosso. Semplici ma non per questo meno carichi di significato gli auguri che la Ferrari ha voluto fare attraverso i suoi account ufficiali a Schumacher nel giorno del suoi 56° compleanno.

Sulla stessa lunghezza d’onda gli auguri dell’account ufficiale della F1 che ha postato: “Buon compleanno Michael, Oggi il sette volte campione compie 56 anni – sempre nei nostri pensieri” anche qui con tanto di cuoricino rosso.

Gli auguri di Maranello, patria rossa di Schumi

Come riporta Il Resto del Carlino, a nome di tutta la comunità maranellese, il Sindaco Luigi Zironi rivolge gli auguri di buon compleanno all’ex pilota tedesco, nato a Hürth il 3 gennaio del 1969 e cittadino onorario di Maranello dal 2006: “Con tanto affetto, facciamo gli auguri più sinceri al ‘nostro’ Michael Schumacher per i suoi 56 anni: Maranello sarà sempre la sua casa. Schumi è un campione assoluto – aggiunge Zironi – che con il suo talento e la sua generosità ci ha conquistato, ci ha regalato gioie indimenticabili: per lui nel cuore di Maranello ci sarà sempre un posto speciale”.

Come sta oggi Michael Schumacher: chi può saperlo realmente

Inutile girarci intorno. Su Schumacher non si sa nulla da diversi anni. Se nei giorni immediatamente successivi all’incidente di Meribel c’erano diverse comunicazioni, ufficiali e non con tante fughe di notizie, col passare del tempo la scelta di mantenere il silenzio da parte della famiglia, Corinna e i figli Gina Maria e Mick, ha di fatto “oscurato” qualsiasi aggiornamento sulle condizioni di Schumi.

La famiglia ha sempre diluito le proprie uscite pubbliche e fornito aggiornamenti molto ridotti, quasi solo attraverso qualche comunicato che tuttavia si è fatto via via più raro per poi diventare “silenzio”. Su Michael ci sono solo non notizie a parte i sempre più rari comunicati ufficiali della famiglia, le poche parole quasi sempre le stesse affidate ad amici, vedi Jean Todt (unico ad aver accesso a casa Schumi) ed ex colleghi del mondo della F1 che raccontano aneddoti sul passato in pista e fuori di Michael, o ancora conoscenti o sedicenti tali, in cerca di visibilità.

Fonte: ANSA

La doccia fredda del neurochirurgo

Quando la scorsa estate si era diffusa la voce che Schumacher avesse partecipato al matrimonio della figlia Gina Maria, che ad aprile lo renderà nonno, in molti avevano pensato a una notizia positiva sul doloroso decorso e recupero del campione di Kerpen dall’incidente sugli sci.

Ed invece a spegnere qualsiasi entusiasmo sulle reali possibilità che Michael Schumacher fosse presente, in un modo o nell’altro, in quella cerimonia, ci ha pensato Jussi Posti, responsabile di neurochirurgia e lesioni cerebrali traumatiche presso l’ospedale universitario di Turku in Finlandia, in una dichiarazione al quotidiano Iltalehti, il neurochirurgo ha escluso quasi tassativamente che le condizioni di Schumacher dopo l’incidente sciistico del 2013, potessero consentirgli anche solo di affrontare un viaggio così complesso in Spagna dalla Svizzera, dove risiede da quando fu dimesso dalle strutture sanitarie post incidente.

Michael Schumacher, l’impero gestito da Corinna donna di ferro

Secondo la Bild, il patrimonio di Schumacher ammonta a circa mezzo miliardo. È gestito dalla moglie Corinna che ha in mano i conti, che gestisce insieme a una piccola cerchia di consulenti finanziari e avvocati che la incontrano poche volte durante l’anno.

Corinna ha venduto i beni di famiglia superflui, come l’aereo, le ville sulle Alpi francesi e in Norvegia, investendo tutto nella residenza di Gland, in Svizzera, dove è stata allestita la clinica privata che ancora oggi lo assiste giorno e notte. La stessa signora Schumacher che quest’anno si è vista diverse volte sui circuiti di F1, specie in Europa, nella speranza di perorare la causa del figlio Mick, senza fortuna visto che al momento le porte del circus per lui si sono chiuse.

Lo spirito battagliero di Corinna Betsch oltre nell’affrontare da 11 anni a testa alta una situazione complicata, quasi da sola, lo si è visto ancora una volta anche nel richiamare all’ordine, faccia a faccia, il team principal della Williams, James Vowless dopo alcune dichiarazioni pesanti proprio sulle abilità alla guida di Mick Schumacher.

Fonte: Imago

La pesante eredità di Schumacher: in F1 Verstappen e in Ferrari Hamilton

Difficile parlare di F1 davanti a un dramma così grande paragonabile alla morte di Ayrton Senna il 1° maggio del 1994. Soprattutto agli occhi di chi, tifosi e appassionati ma anche gli stessi addetti ai lavori, vive Schumacher necessariamente dal di fuori proprio nel rispetto del volere della famiglia di stretto riserbo.

Eppure il mondo delle corse, della F1 in particolare è andato avanti come è giusto che fosse. Due nomi su tutti per il dopo Schumacher. Se dopo il 7° titolo di Schumi, il 5° con la Ferrari, dopo aver battuto il record dei 5 titoli di Fangio, sembrava che nessuno avrebbe potuto batterlo nel giro di poco tempo, di lì a poco c’è stato Lewis Hamilton, uno che con Schumacher ci ha corso, ne ha preso anche il posto in Mercedes dopo il secondo ritiro e ora in Ferrari.

Fonte: Ansa/Facebook

L’inglese ne ha infilati 7 di titoli di Mondiali, proprio come Schumacher, arrivando ad un solo giro dall’ottavo iride in quella rocambolesca gara di Abu Dhabi in cui Max Verstappen ha evitato che Schumacher venisse superato. E al tempo stesso si è candidato a batterlo col pallottoliere degli allori già a quota 3 e che promette di aumentare in parallelo col dominio Red Bull.

Hamilton a caccia del record di Schumi in Ferrari. In tanti ci hanno provato, nessuno ci è riuscito. Nonostante i nomi buoni, il curriculum, la verve, l’amore per Maranello. Ci è riuscito solo in minima parte Kimi Raikkonen che un mondiale l’ha vinto proprio nel nome di Schumacher l’anno dopo il primo ritiro del Kaiser, arrivato al posto del tedesco e subito vincente ma senza riuscire a concedere il bis. Non Felipe Massa che per anni di Schumacher è stato scudiero.

Massa con Todt e Schumacher Fonte: ANSA

Non Fernando Alonso e non Sebastian Vettel che sono arrivati col pedigree giusto, che il sogno del titolo in rosso l’hanno accarezzato un paio di volte ma l’hanno visto svanire e han dovuto fare marcia indietro cercando fortuna altrove. Non Carlos Sainz che ha salutato Maranello pochi giorni fa dopo 4 anni e non ancora Charles Leclerc, il talento più cristallino e più vicino per velocità pura a Schumacher e come Schumi all’epoca costretto a inseguire chi va più forte sperando che il cavallino prima o poi metta le ali.

Eredità che tutti sperano possa raccogliere Lewis Hamilton che da tre giorni è a tutti gli effetti un pilota della Ferrari e che col suo pedigree proverà a rinverdire i fasti di Schumi andando a caccia con le Ferrari di quell’ottavo titolo che lo farebbe diventare il pilota di F1 più vincente di tutti i tempi, uno più di Schumacher, proprio alla guida di una rossa.

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