Corinna Schumacher non ci sta. E con lei tutta la famiglia, i due figli Mick e Gina Maria. La moglie del grande Michael grida tutta la sua rabbia per una sentenza che sente ingiusta. Econferma che è stato presentato ricorso contro la punizione, ritenuta “indulgente”, inflitta all’ex guardia del corpo della famiglia Markus Fritsche. La sentenza pronunciata la scorsa settimana nei confronti dell’uomo, ha dato luogo a un ricorso da parte della famiglia di Schumi in una vicenda torbida quanto triste di estorsione.
- La vicenda, le foto rubate: il processo
- Le condanne di primo grado
- Corinna furiosa per la sentenza: ci sarà appello
La vicenda, le foto rubate: il processo
La smania di poter entrare in possesso di notizie, foto e quant’altro relative alla condizione e alla salute di Schumacher ha portato una banda di gente che gravitava intorno al campione a ricattare la famiglia. L’ex guardia del corpo Markus Fritsche ha così sottratto qualcosa come oltre 1.500 file familiari riservati, che erano archiviati su quattro dispositivi USB e due dischi rigidi e che Markus avrebbe portato fuori dalla villa di Schumacher quando si rese conto che sarebbe stato licenziato.
Fritsche, insieme alla guardia di sicurezza Yilmaz Tozturkan e a suo figlio Daniel Lins, hanno chiesto alla famiglia Schumacher 15 milioni di euro in cambio del fatto che non rendessero pubblici tutti quei file sul dark internet. Anche una delle infermiere che accudiscono Michael, è stata coinvolta. Sembra che questa donna sia una delle persone sospettate di aver divulgato informazioni a scopo di ricatto e per il momento non si sa dove si trovi.
Le condanne di primo grado
La scorsa settimana il Tribunale distrettuale di Wuppertal ha emesso una condanna di tre anni di carcere per Ylmaz Tozturkan, ritenuto la mente dietro il reato. I giudici hanno deciso di condannare a 6 mesi di libera vigilia invece il figlio dell’uomo, anche lui coinvolto nella vicenda. Condanna di due anni, ma solo per favoreggiamento, invece all’ex guardia del corpo Markus Fritsche con la pena che però è stata sospesa.
Yilmaz Tozturkan, buttafuori di night club tedesco, è stato condannato a tre anni di carcere per tentata estorsione ai danni della famiglia Schumacher, che è stata tenuta prigioniera per una somma di 15 milioni di euro. Tozturkan, così come suo figlio Daniel Lins, sono stati processati per le accuse; il materiale di ricatto comprendeva circa 900 foto e quasi 600 video di Schumacher e della sua famiglia, nonché registrazioni digitali della sua cartella clinica.
Mentre Tozturkan è stato condannato a tre anni di carcere, dopo essersi dichiarato colpevole all’inizio del processo a Wuppertal, suo figlio è stato condannato a sei mesi di carcere con sospensione condizionale per favoreggiamento, con una pena condizionale fissata a 1200 euro.
Markus Fritsche, ex guardia del corpo della famiglia Schumacher nella loro tenuta in Svizzera, è stato processato per aver fornito informazioni e fotografie ai due uomini; i pubblici ministeri sostengono che le informazioni sono state vendute a Tozturkan per una somma a cinque cifre.
Corinna furiosa per la sentenza: ci sarà appello
Le decisioni del tribunale tedesco non hanno trovato il consenso da parte della famiglia di Michael Schumacher. Già al termine della lettura della sentenza l’avvocatessa di Corinna, Birgit Neubert, aveva sin da subito paventato la possibilità di un appello: “Non siamo d’accordo con tutte le dichiarazioni della corte. Un ricorso in appello sarà molto probabile”. Ora arrivano le dichiarazioni bellicose di Corinna Schumacher:
“Abbiamo presentato appello contro quella che consideriamo una sentenza troppo clemente. A mio parere è stato lui la mente di tutto questo. Ciò che ancora mi sconvolge è l’incredibile tradimento della nostra fiducia. Dovrebbe ricevere una punizione che scoraggi qualsiasi potenziale imitatore”.