Il derby della Madonnina fa categoria di pensiero a sé: può consumarsi qualunque episodio, gli avvenimenti risultano a volte incontrollabili e altrettanto esplicativi – per incisività e capacità di lettura tattica e strategica – della bontà di una scelta, per due club dalle vicende proprietarie tormentate, ma con una base solida comunque. L’epilogo, che ha favorito un Milan, sprovvisto del carisma in campo di Zlatan Ibrahimovic, non ha mancato di verità, conferme, spunti critici che hanno preservato soprattutto Stefano Pioli e Paolo Maldini nei rispettivi ruoli, nelle analisi del day after.
Inter-Milan, Maignan fa dimenticare Donnarumma
Sul campo, nelle fasi più delicate, Mike Maignan si è esibito in una serata magistrale che ne ha mostrato le qualità tecniche, che avevano convinto la dirigenza di via Aldo Rossi a ingaggiarlo per il dopo Donnarumma. E ciò nonostante un infortunio e relativo intervento, dal quale si è ripreso in tempi straordinari.
Sono stati almeno 4 gli interventi determinanti di Maignan, contro l’Inter che ne hanno anche mostrato le differenti caratteristiche rispetto a Donnarumma: cross alti, le uscite basse ma soprattutto l’uscita fuori area per andare a chiudere in tackle su Calhanoglu. Una valutazione che ha preservato il Milan e, poi, anche un risultato importante in chiave classifica e sotto la Madonnina.
Mike Maignan non fa affatto rimpiangere Donnarumma ai rossoneri. E non solo: anche l’operazione in sé, dopo l’addio a Gigio a parametro zero non sembra poi così malvagia. L’estremo difensore è arrivato dal Lille per 13 milioni più 2 di bonus con il giusto anticipo e lanciare, di riflesso, un messaggio a Mino Raiola e al suo assistito. A maggio l’affare era già chiuso e a Gigio era stato riferito che l’operazione era stata chiusa, così almeno raccontarono poi i retroscena dell’epoca.
Milan, il retroscena di Donnarumma e la scelta di Maldini
Un campione indiscutibile, per la sua giovane età e per i risultati raccolti ma che fatica, ancora oggi, a ottenere fiducia da parte del nuovo allenatore – il discusso Mauricio Pochettino – e deve combattere ogni partita per assicurarsi un posto da titolare con Navas, il quale gode di stima da parte del tecnico.
E se il Milan, come i suoi tifosi, sembra non rimpiangere Donnarumma, che pure ha accolto e cresciuto fin da ragazzino, dall’altra Gigio si ritrova tra sconcerto e una sistematica e persistente tensione in un presente da funambolo. A Parigi e ancora senza gloria.
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