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Milan, allarme Mandzukic in vista del derby

Pioli con un triplo dubbio in vista della sfida con l'Inter: "Problemi per Mandzukic, Kalulu e Tonali". Poi assicura: "In Coppa Italia vogliamo arrivare in fondo".

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Milan, allarme Mandzukic in vista del derby Fonte: Getty Images

Campanello d’allarme sulle condizioni di Mario Mandzukic in casa Milan. Lo fa scattare Stefano Pioli, intervistato dal canale tematico del club a 24 ore dal derby di Coppa Italia con l‘Inter: “Abbiamo avuto dei problemi con Mandzukic, Kalulu e Tonali dopo sabato. Solamente domani mattina sapremo se saranno disponibili. Bennacer sta meglio ma sarà disponibile per la partita contro il Bologna, Calhanoglu non è ancora disponibile”.

Il derby promuoverà alle semifinali solo una tra Inter e Milan: “È una competizione a parte e tra virgolette è anche più semplice da affrontare mentalmente. È una partita unica, che siano 90 minuti o 120 è un’altra competizione. Una competizione alla quale sicuramente teniamo, poi però il campionato sarà un’altra storia. Il prossimo derby fra un mese, con altre partite in mezzo importanti, quindi questa è solo una partita di Coppa Italia, un quarto di finale importante che cerchiamo di affrontare nel miglior modo possibile. Faremo di tutto per arrivare fino in fondo, perché poi alla fine tutte le grandi squadre del campionato si ritrovano a giocare i quarti. Chiaro che non siamo stati particolarmente fortunati nel sorteggio, ma se vuoi vincere la Coppa Italia devi affrontarle tutte”.

Pioli racconta il post Milan-Atalanta: “Non ho dormito perché ho rivisto la partita e perché credo che nel mio lavoro sia molto importante la comunicazione alla squadra il giorno dopo. Abbiamo poco tempo e giochiamo tanto, la comunicazione quindi deve essere immediata. Ho fatto le mie valutazioni e il giorno dopo le ho riferite alla squadra”.

Il ko con la Dea non ha compromesso i piani del Diavolo: “Credo che nel nostro mestiere avere delle pressioni è un privilegio. Significa essere arrivati ad un certo livello e noi ci vogliamo stare, quindi ben vengano le pressioni. Quelle esterne le conosciamo ma sono molto più importanti quelle interne, quelle che ci creiamo da soli. Noi vogliamo essere ambiziosi e vincere tutte le partite. Quando non ci riusciamo lavoriamo ancora di più per far sì che non si ripeta. Vogliamo queste pressioni perché siamo in un grande club ed è giusto che ci siano delle aspettative”.

“Restano i 43 punti del girone d’andata così come restano i 41 punti del girone di ritorno dello scorso campionato, che comunque fa parte del nostro percorso – continua il tecnico rossonero –. Resta una squadra solida e competitiva ma che sa che deve competere con tante altre formazioni molto forti e molto valide. Ne abbiamo avuto la riprova sabato scorso, se non riesci a mantenere certi livelli poi rischi di soccombere contro questi avversari. Il nostro obiettivo adesso è fare uno sforzo ancora maggiore per provare a mantenere lo stesso risultato nel girone di ritorno”.

Infine una battuta su Tomori, l’ultimo colpo di gennaio dei rossoneri: “È un ragazzo molto intelligente e curioso. Arriva da un calcio diverso, il mio inglese è buono ma non eccezionale. Lui è attento, poi abbiamo tanti suoi compagni che parlano bene la lingua. Ha delle belle caratteristiche, belle qualità, è chiaro che ha fatto solo due allenamenti. Ci vorrà un po’ di tempo per inserirsi nel miglior modo possibile nei nostri meccanismi”.

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