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Milan, basta esperimenti: Tare e Allegri per tornare subito grandi. Con il ds ex Lazio Max in pole per la panchina

I rossoneri scelgono la via del pragmatismo, con un diesse esperto e un allenatore iper-navigato. Il progetto del Diavolo vira con decisione verso una strada già battuta in passato.

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Alessio Raicaldo

Alessio Raicaldo

Sport Specialist

Un figlio che si chiama Diego e la tesi di laurea sugli stadi di proprietà in Italia. Il calcio quale filo conduttore irrinunciabile tra passione e professione. Per Virgilio Sport indaga, approfondisce e scandaglia l'universo mondo dello sport per antonomasia

Fino a che punto si può rischiare? In una grande squadra permettersi il lusso di una scommessa è complicato. Lo abbiamo visto nella Juventus di Thiago Motta ma anche nel Milan dei portoghesi Paulo Fonseca e Sergio Conceicao. Da lì la decisione del Diavolo di puntare su un allenatore italiano che conosca bene il campionato e che possa dare garanzie. Dovesse prevalere la linea Tare – ds individuato per il nuovo progetto – la soluzione sarebbe Max Allegri.

I dolori di Milan e Juve

Milan e Juventus hanno vissuto una stagione piuttosto simile. Entrambe sono state vittime di un’illusione: quella rossonera è durata pochi mesi, quella bianconera ha resistito un poco in più ma senza troppa convinzione. La Supercoppa italiana è acqua che non disseta, la Coppa Italia sarebbe una bella conclusione anche in ottica Europa ma è chiaro che non salverebbe di botto un’annata nettamente al di sotto delle aspettative.

Un Normal One per il Diavolo

Ecco perché sono zero le chance di permanenza di Sergio Conceicao. Il prossimo allenatore del Milan sarà made in Italy. E qui ci si ricollega ancora una volta alla Juventus ma non a quella attuale, bensì a quella del passato. Perché i rossoneri rivorrebbero Max Allegri in panchina, di fatto l’ultimo allenatore vincente dell’era Berlusconi se si esclude la Supercoppa di Montella.

Il livornese, uomo sentimentale e a caccia di una nuova sfida, sarebbe sicuramente ben predisposto nel ricongiungersi con il Diavolo. Dopo gli esperimenti portoghesi, non proprio riusciti, un bel sano pragmatismo è l’ingrediente individuato per un Milan no risk. Una sorta di normalizzatore che da queste parti poi si traduce con vincente, vista la folgorante bacheca che vanta il club meneghino.

Tare al Max: la soluzione individuata

Checché ne dica Galeone, dunque, l’ipotesi è ancora viva. Allegri sarebbe il preferito da Igli Tare, nuovo direttore sportivo scelto dal Milan per la prossima stagione. Non mancano, comunque, le alternative che riconducono tutte al Belpaese: da Maurizio Sarri a Vincenzo Italiano senza tralasciare del tutto la pista Gian Piero Gasperini. Dopo tante chiacchiere, quelle che porta via il vento mentre le bici i livornesi per usare un proverbio tanto caro a Max, stiamo entrando nella fase clou. Finalmente.

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