Una festa e tante polemiche. Il Milan festeggia 125 anni di storia e di successi e a San Siro prima della sfida con il Genoa, i tifosi faranno sicuramente festa. Ma la vigilia di queste celebrazioni è stata tutto meno che gioiosa con una serie di polemiche infinite, le assenze di personaggi importati nella storia del club e per ultimo le vicende di campo che non hanno di certo aiutato a rasserenare la situazione.
- Cardinale assente alle celebrazioni: il motivo
- I tifosi se la prendono con Gerry
- Il possibile ingresso di nuovi partner
Cardinale assente alle celebrazioni: il motivo
Gerry Cardinale alla fine ha deciso: non ci sarà questa sera alla festa per celebrare i 125 anni del Milan. Il proprietario del club di via Aldo Rossi ha motivato questa scelta con la voglia di lasciare spazio e vetrina a chi ha scritto la storia del club rossonero nel corso degli anni e in attesa magari di riuscire a contribuire a parte di quella tradizione aggiungendo altre vittorie nel corso della sua gestione. Una decisione confermata solo oggi ma che in realtà era nell’aria da tempo con il manager che sta cercando di tenere un profilo basso in un momento di grande difficoltà dal punto di vista dei risultati.
I tifosi se la prendono con Gerry
La scelta di Cardinale di non presenziare alla festa però spacca i tifosi rossoneri. La gran parte critica questa decisione ma c’è anche chi apprezza la scelta di non alimentare ulteriori polemiche. Da una parte Luca scrive: “Ormai sono troppi gli episodi che dimostrano l’inadeguatezza di questa proprietà: comunicazione, biglietteria, rapporto con i tifosi, ambizione e rispetto per la storia. Bravi solo con i numeri legati a fatturato e bilancio”; mentre sul fronte opposto c’è chi come Ed approva la decisione di Cardinal di fare un passo indietro in questa occasione: “Secondo me ha fatto bene. Considerando i pochi cervelli attenti, avremmo rovinato una festa del Milan fischiando e facendo cori da deficienti”.
Il possibile ingresso di nuovi partner
Intanto sul fronte societario si continua a lavorare dietro le quinte. Negli ultimi giorni sono arrivate conferme in merito a un possibile aiuto per RedBird e per lo stesso Cardinale con il possibile arrivo all’interno del quadro azionisti di Carlyle. Ne giorni scorsi prima la Repubblica e poi la Verità hanno confermato i contatta con il fondo statunitense che Cardinale avrebbe contattato per affrontare la questione dei 560 milioni prestati da Elliott al momento del passaggio di proprietà a RedBird. Cifra che con il passare del tempo e gli effetti degli interessi sarebbe già arrivata a 653 milioni e per questo motivo l’idea di cercare un soggetto terzo per affrontare la questione con il fondo Carlyle che sarebbe stato contattato grazie ai buoni rapporti con Zlatan Ibrahimovic.