Il Milan è ferito e non riesce a trovare la cura per rilanciarsi in classifica. L’eliminazione in Champions League non sembra abbia risvegliato la squadra e a Torino si sono rivisti i soliti fantasmi. Errori dovuti alla paura come l’autogol di Thiaw e la rete di Gineitis, subito dopo il pari di Reijnders, sintomo di fragilità . I rossoneri possono ancora sperare nel quarto posto, ma hanno un urgente bisogno di fare risultato a Bologna, una diretta concorrente per l’Europa. E una sconfitta complicherebbe i piani anche per la Conference. La lotta è serrata e tutti i dettagli potranno fare la differenza.
Il caso Leao: l’episodio a Torino
Dopo l’annata dello scudetto Leao sembrava sul punto di raggiungere le vette dei grandi e invece si è fermato nel momento più importante della scalata. Troppi alti e bassi. Belle giocate e molti dribbling, accompagnati però da poca concretezza sotto porta. Contro il Torino, il portoghese non ha convinto Conceicao, che lo ha tolto dal campo a fine primo tempo. Stando alla ricostruzione del Corriere dello Sport, l’allenatore lo avrebbe visto spento negli spogliatoi e non avrebbe dato le risposte giuste. Motivazioni che avrebbero portato poi il tecnico alla sostituzione.
Milan, pronta la rivoluzione
La dirigenza a gennaio ha regalato a Conceicao due ottime giocatori come Gimenez e Joao Felix, ma sembra non bastare per ritornare a vedere il vero Milan. Stando a La Gazzetta dello Sport, i rossoneri starebbero pensando a una rivoluzione che porterebbe il club a staccarsi da alcuni senatori come Maignan, Theo Hernandez e anche Leao. Tutti e tre non stanno vivendo una bella stagione, come se non riuscissero più a dare molto al club, dopo averlo nutrito di grandi prestazioni negli anni. I due francesi andranno a scadenza nel 2026, quindi il Diavolo dovrà venderli per forza nella prossima finestra di mercato, per evitare poi di perderli a zero, visto che il rinnovo al momento non sembra una strada molto percorribile, anche se il calcio ci ha abituato a clamorosi ribaltoni.
Milan, serve un piano
A giugno il Milan avrà bisogno di un piano ben delineato per non commettere gli stessi errori del passato. Giocatori di personalità e che possono dare un contributo mentale a una squadra che ha già una buona dose tecnica. Altri colpi alla Waker potrebbero fare comodo, tenendo conto però della carta d’identità . Un mix tra qualità , mentalità e voglia di vincere per riportare il club dove merita