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Milan, contestazione fuori alla sede del club: interviene anche la Digos. Chi c’è nel mirino dei tifosi

Alta tensione in via Aldo Rossi: i tifosi puntano il dito contro la proprietà americano e invocano Maldini. Ma poi arriva la polizia e la contestazione si sposta sul web

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Domenico Esposito

Domenico Esposito

Giornalista

Da vent’anni in campo e sul campo per vivere ogni evento in tutte le sue sfaccettature. Passione smisurata per il calcio e per la sfera di cuoio. Il pallone è una cosa serissima, guai a dirgli di no

Mentre il Milan si gioca le ultime e residue chance di approdare in Europa all’Olimpico con la Roma, a Casa Milan scoppia la bufera per la contestazione (pacifica) inscenata da un gruppetto di tifosi che ha affisso due striscioni di dissenso in via Aldo Rossi. A far storcere il naso al popolo rossonero sul web il fatto che sul posto si sia presentata addirittura la polizia.

Caos Milan: striscioni pro Maldini contro la società

La sconfitta in finale di Coppa Italia ha rappresentato la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. Il punto di non ritorno. Tra la proprietà americana targata RedBird e i tifosi la rottura è ormai totale. E lo hanno ribadito quei (pochi, pochissimi) tifosi che, oggi, hanno raggiunto via Aldo Rossi, dove sorge Casa Milan, in segno di protesta.

Due gli striscioni affissi dai sostenitori delusi. Su uno campeggiava la scritta “Il Milan siamo noi. Fuori i mercanti dal tempio”, sull’altro “Maldini=Identità #ElliotOut”. Nel momento in cui il Diavolo è a caccia di un nuovo ds (l’ultima pista porta al gallese ex Atalanta Lee Congerton), i tifosi del Milan rimpiangono il mito Paolo Maldini, artefice dell’ultimo scudetto vinto nel 2021/22 con Pioli in panchina.

Arriva la polizia: rimossi gli striscioni

L’iniziativa, a poche ore dalla delicata partita con la Roma, non è stata gradita a Casa Milan, perché poco dopo l’affissione sul posto hanno fatto capolino le forze dell’ordine.

Gli agenti hanno raggiunto il luogo della protesta e successivamente gli striscioni sono stati rimossi. Apriti cielo: sul web è scattata una contestazione ben più aspra: ora i tifosi promettono azioni rumorose nei confronti della società.

Contestazione Milan: è bufera sul web

Sui social tutti contro la proprietà. Pensiero unanime. “Naturalmente due striscioni e quattro tifosi che protestano civilmente, sono il problema principale a Casa Milan. Altra figuraccia da registrare in questo vergognoso 2024/25” scrive Milan Zone su X. “Chiamata la polizia per uno striscione su strada pubblica appeso da tre persone con due bambini (sì, c’erano anche dei bambini, ndr) a seguito. Continuate a sostenerli” rincara Pietro.

“Scommetto che se non avessero inneggiato a Maldini non li avrebbero tolti” sostiene Iron. “Al Milan soffrono il dissenso e chiamano la polizia e la Digos” cinguetta Lorenzo. E, ora, si pensa a ben altra forma di protesta. “Tutti i tifosi che vivono a Milano dovrebbero andarci” twitta Davide. “Bisogna insistere, bisogna logorarli” aggiunge Ibracadabra. “La prossima volta dobbiamo essere 100 volte di più” propone ‘Noia da vittorie’. “Sono segnali. Diamo fastidio, bisogna continuare così adesso però, dare continuità alle proteste!” chiosa Campa. A questo punti non si escludono contestazioni per l’ultima in casa col Monza.

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