Il primo verdetto della stagione non sorride al Milan. Rossoneri sbattuti fuori dalla Coppa Italia per mano del Torino capace di espugnare San Siro dopo i tempi supplementari. A condannare la squadra di Pioli un gol di Adopo al 114′. Ma soprattutto una prestazione scialba nonostante la superiorità numerica. Eliminazione che arriva dopo il pari subito in rimonta con la Roma. Sui social i tifosi del Diavolo hanno riversato tutta la loro delusione. Che affonda le radici in un mercato finora fallimentare. E anche Pioli pare avere le sue colpe.
- Milan, così non va: il ko in Coppa brutto segnale
- Milan, da De Katelaere a Origi è un mercato fallimentare
- Milan, tifosi sul piede di guerra: anche Pioli nel mirino!
Milan, così non va: il ko in Coppa brutto segnale
Se due indizi fanno una prova allora se non è crisi poco ci manca. Il Milan campione d’Italia in carica si scopre debole. Il tutto nel momento più delicato della stagione, appena ripresa ma che ha visto i rossoneri eliminati in Coppa Italia ma anche perdere terreno dal Napoli dopo il pari subito in rimonta dalla Roma pochi giorni fa a San Siro. Quello stadio che ieri qualche mugugno l’ha cacciato fuori dopo una prestazione non all’altezza di una squadra di seconde linee mandate in campo da Pioli per far rifiatare i big ma che hanno fallito, anche in superiorità numerica.
Milan dopo una settimana il piatto piange. La vittoria di Salerno resta l’unica di questo inizio di 2023 ma arrivata con un pizzico di paura visto il gol nel finale dei campani che aveva riaperto una partita dominata dai rossoneri spreconi, anche per merito di Ochoa. Un rischio che poi si è concretizzato domenica scorsa quando il Milan avanti 2-0 si è fatto rimontare dalla Roma in casa dilapidando quasi del tutto quanto ripreso al Napoli pochi giorni prima, tornando a -7 e raggiunto dalla Juve. Ciliegina amara su una torta poco dolce, in Coppa Italia, il gol di Adopo arrivato al termine di una partita sterilmente dominata dal Milan B incapace di alzare i ritmi, di offendere anche con l’uomo in più e con i grossi calibri pur inseriti nel finale.
Milan, da De Katelaere a Origi è un mercato fallimentare
L’eliminazione in Coppa Italia ha sancito anche il fallimento del mercato estivo del Milan. La coppia Massara-Maldini, fresca di rinnovo con la nuova proprietà di Cardinale, dopo le ottime operazioni del recente passato, ha fatto flop, almeno fino a prova contraria nei prossimi mesi. Dei vari innesti, ben 6: De Ketelaere, Adli, Origi, VRanckx, Thiaw e Dest, spendendo qualcosa come 50 milioni di euro, nessuno finora ha dato un contributo alla causa, anzi, sono stati più le controprestazioni che il resto.
De Ketelaere, l’ultima chiamata è un flop. Pioli l’ha fatto giocare titolare, l’ha messo davanti per dargli una chance in un sistema di gioco diverso, l’ha tenuto dentro per tutti i 120′. Ma il belga è in crisi totale. Il maggior investimento del mercato del Milan, pagato 32 milioni più 3 di bonus al Bruges, è il vero oggetto misterioso del mercato estivo. Non rende, sembra fuori dal gioco, un vero “coniglio bagnato” prendendo in prestito l’espressione dall’avvocato Agnelli.
Adli e Origi nulli, Vranks e Dest deleteri. Ma De Ketelaere non è il solo ad aver fallito finora. Adli e Origi si sono visti poco e male. L’altro belga, arrivato dal Liverpool svincolato oltre ai tanti infortuni che lo hanno limitato ha segnato un solo gol. Il francese invece è apparso subito un pesce fuor d’acqua nello scacchiere di Pioli che contro il Toro non l’ha nemmeno schierato pur facendo turnover. Gli altri? Comparse non da Milan peraltro dannose visto che da alcuni loro errori sono arrivati i gol, vedi la punizione concessa alla Roma allo scadere da cui è arrivato il pari di Abraham.
Milan, tifosi sul piede di guerra: anche Pioli nel mirino!
Il fallimento del mercato rossonero non è però l’unico spunto che fa montare la rabbia delle tifoserie milanista. Anche Stefano Pioli finisce sul banco degli imputati. Da “Pioli is on fire” a “Pioli is in confusion” il passo è breve per molti dei sostenitori del Diavolo che hanno sottolineato come le ultime formazioni, i cambi, la gestione delle partite del tecnico non siano lucide più come lo scorso anno, quello magico dello scudetto. E all’orizzonte c’è, settimana prossima, la finale di Supercoppa contro i cugini dell’Inter. Sarà quello un altro spartiacque importante.