In casa Milan è cambiato tutto o quasi nel giro di meno di un anno, con una squadra che arrancava nella rincorsa a un piazzamento all’Europa che appariva più una chimera che un vero obiettivo capace di trasformarsi in una accreditatissima candidata allo scudetto . C’è però un duplice tema che inquieta l’ambiente rossonero, e ‘Tuttosport’ lo rimette al centro dell’attenzione: quello dei rinnovi di Gianluigi Donnarumma e Hakan Calhanoglu .
Per il Diavolo il rischio del “tutto o niente” è fin troppo chiaro. I due giocatori sono infatti stelle assolute , e in quanto tali c’è l’ esigenza di remunerarli con contratti da top club. La vicenda del portiere rossonero è chiara da anni, con un rilancio stagione dopo stagione che non è mai mancato. E infatti il suo futuro appare nuovamente in bilico.
Da un lato il solito Mino Raiola preme con insistenza, dall’altro la situazione economica e soprattutto sanitaria che si è scatenata dall’anno scorso con l’emergenza Coronavirus rende decisamente improbabile che le sue richieste siano soddisfatte.
Per Donnarumma la richiesta è infatti di 10 milioni a stagione , praticamente impossibili da ottenere con i tempi che corrono. Raiola lo sa , e rispetto al passato sembra meno irremovibile . Ma i problemi sono due: che il Milan ne offre 7,5 (più bonus) per cinque anni, e soprattutto che il mercato comunque non si ferma . E quindi se dovessero arrivare rilanci dall’estero , il Milan potrebbe trovarsi spiazzato.
Diversa la situazione di Calhanoglu , ma non per questo meno spinosa. Il turco avrebbe voluto un contratto da 7 milioni , il Milan gliene proponeva invece 4 . Le sue richieste si sono quindi abbassate a 5 , ma non è detto che faccia ulteriori passi incontro al club se la dirigenza meneghina resterà ferma sulle sue posizioni.
C’è un aspetto che rema a favore del Milan: la volontà dei due giocatori di non cambiare aria. Resta però fermo il fatto che il mercato abbia le proprie regole , e proprio questo aspetto spaventa il Diavolo. Perché se magnati dal portafogli capiente dovessero bussare, non sarà scontato rispondere di no.