Ammettiamolo, la suggestione è alquanto intrigante e dopo l’uscita di scena del Milan di Stefano Pioli dalla corsa alla Champions la fantasia di vedere nel ruolo di tecnico rossonero Antonio Conte, dopo Juventus e Inter e chiusa l’esperienza al Tottenham, sta crescendo.
In questa fase – all’indomani della definizione della finale di Istanbul – è doveroso affermare che sono tanti i club di prima fascia in Europa in cerca di un nuovo allenatore e il tetris che si andrà componendo è solo all’inizio.
- Conte al Milan, il valzer delle panchine
- Ostacolo ingaggio record
- Il Psg ci prova, prima scelta Mourinho
- Juve: Allegri c'è, ma sullo sfondo rimane Palladino
Conte al Milan, il valzer delle panchine
Chelsea, Psg, Real Madrid e Tottenham sono tra le società che entro il ritiro estivo dovranno decidere la guida tecnica per poter impostare le fondamenta della nuova stagione che, in parallelo alla sessione di calciomercato, si imporrà in maniera più esplicita.
Dopo la delusione e le relative riflessioni, c’è chi dubita che Pioli possa rimanere lì alla guida del Milan: stimato e apprezzato dalla società, il tecnico Campione d’Italia e il duo Maldini-Massara sono sotto osservazione.
Quanto accaduto, in Serie A come in Europa, sarebbe responsabilità di tutti loro? O di una campagna acquisti inadeguata per gli obiettivi?
Ostacolo ingaggio record
Antonio Conte, libero ormai, sarebbe pronto ad accasarsi ed esclusa la possibilità di tornare a Torino per motivi non solo economici ma di opportunità, visto e considerata la fase affrontata dalla società, ecco che il Milan dovrebbe valutare se l’ingaggio standard ormai dell’ex ct azzurro è alla sua portata. Meno difficile sarebbe il trasferimento di Conte a Parigi, al Psg che non avrebbe ostacoli economico-finanziari.
Il Psg ci prova, prima scelta Mourinho
Su Conte ci sarebbe anche il Psg, è noto che però vorrebbe anche valutare l’ingaggio di Josè Mourinho alla ricerca di un obiettivo europeo che manca nel curriculum del tecnico leccese e non in quello dell’allenatore lusitano oggi alla Roma.
Un tentativo che potrebbe avere un senso, se Mou non dovesse ritrovare l’armonia con ni Friedkin e optare per la via che porta a Parigi.
Juve: Allegri c’è, ma sullo sfondo rimane Palladino
Per Max Allegri, invece, sembrerebbe sereno il futuro prossimo: la Juventus deve affrontare ancora giorni complicati, sul versante extracalcistico e quel che si palesa è assolutamente e ancora incerto. Il tecnico della Juve non dovrebbe correre rischi, intanto però anche dalle conferme indirette avrebbe valutato due figure note: l’ex Raffaele Palladino, oggi tecnico del Monza, e Tudor.
Paolo Berlusconi, fratello minore del presidente Silvio a Radio Radio aveva dato una risposta alquanto sibillina: “Dovrebbe restare a Monza, ne parliamo a fine anno, anche se ha la Juventus che lo cerca. Sarà bello dire di no alla Juve”.
Una ipotesi smentita dal diretto interessato in conferenza stampa, ma che non spegne del tutto le indiscrezioni. “Ringrazio il presidente Berlusconi e la società per le belle parole che hanno per me. Vi dico sempre la verità – continua Palladino, durante la conferenza che precede la trasferta di Reggio Emilia – e dico che sono concentrato su quello che dobbiamo fare domani”.