Per uno abituato a vincere, soprattutto a lavorare con un’assiduità e una precisione fuori dagli schemi, dover restare a guardare i colleghi allenare deve essere proprio una sofferenza. Antonio Conte dopotutto ha fatto del calcio la propria ragione di vita: da quando il Tottenham ha deciso di allontanarlo s’è preso una piccola pausa, trascorrendo tanto tempo in famiglia. Ma i giorni volano veloci, le partite viste in TV o in tribuna cominciano ad essere tante, ed ecco che la voglia di tornare a sedere su una panchina va di pari passo con l’ambizione di dimostrare nuovamente di che pasta è fatta.
A Londra ha vissuto una delle rare parentesi negative della sua carriera, ma questo semmai è solo uno stimolo in più a ricominciare in fretta. Solo che di panchine pronte ad ospitarlo all’orizzonte se ne vedono poche. Per questo Antonio rischia seriamente di ritrovarsi a piedi, costretto ancora a guardare i colleghi allenare in attesa che si liberi qualche posto.
- Conte, da Disneyland al Psg
- Conte, difficile suo ritorno alla Juventus
- Conte, dall'Inter alla nazionale: tutte le opzioni
Conte, da Disneyland al Psg
L’ultimo rumors importante, storia di un paio di settimane fa, voleva Conte vicino alla panchina del PSG. Che certamente a fine stagione si dividerà da Galtier, che ha fallito l’obiettivo più importante (l’agognata Champions) e al quale non basterà certo conquistare (peraltro a fatica) il titolo nazionale per salvare il posto. Conte a Parigi è una scena vista di recente, ma a Disneyland in compagnia di tutta la famiglia. Però qualcuno ha provato a costruirci sopra una trattativa che magari è già in essere, ma che probabilmente è ancora troppo acerba per poter essere considerata tale.
Addirittura c’è chi si è spinto oltre ipotizzando cifre e richieste: 30 milioni netti a stagione e l’acquisto di determinati giocatori, su tutti Nicolò Barella. Il PSG, va detto, vede accostato un nome nuovo ogni giorno: prima Zidane, poi Conte, dopo Mourinho, domani chissà. Possibilità che il matrimonio vada in porto? Ad oggi, piuttosto poche.
Conte, difficile suo ritorno alla Juventus
A marzo, nel pieno della bufera per i nuovi scandali legati alla vecchia dirigenza, anche a Torino, sponda bianconera, il nome di Conte è cominciato a circolare con una certa insistenza. La seconda vita di Allegri alla Juventus si sta rivelando decisamente avara di soddisfazioni e pregna di polemiche (soprattutto sulla qualità del gioco), e pertanto in molti hanno pensato che richiamare il buon vecchio caro Antonio, predecessore proprio di Max sulla panchina juventina, avrebbe potuto rappresentare una buona idea.
Solo che negli ultimi due mesi di cose ne sono cambiate tante: aspettando novità sul fronte delle inchieste, la Juventus pare intenzionata a proseguire ancora con Allegri, e forse un ritorno di Conte in questa fase è da considerare troppo azzardato, anche perché nel frattempo la dirigenza è cambiata completamente rispetto a quella che aveva lasciato nel 2014. Conte e la Juve prima o poi sono destinati a ritrovarsi, ma non sembra questo il momento.
Conte, dall’Inter alla nazionale: tutte le opzioni
Anche l’Inter avrebbe fatto un pensierino su Conte nel bel mezzo degli inciampi ripetuti che hanno fatto deragliare la formazione nerazzurra dalla lotta scudetto. Ma Simone Inzaghi da un mese a questa parte ha ripreso quota, di fatto vincendo tutte le gare e offrendo un gioco anche convincente. La finale di Coppa Italia (abbordabile, contro la Fiorentina) e la finale di Champions ipotecata nella semifinale d’andata contro il Milan hanno profondamente rinsaldato la panchina del tecnico, che a questo punto ha probabilmente scongiurato il pericolo di dover lasciare il posto a qualcun altro.
In Italia, per le cifre che chiede Conte, non esistono acquirenti in grado di soddisfarne le richieste: non potrebbe la Roma, che pure è sul punto di salutare Mourinho, così come non potrebbe il Milan (che sembra comunque avere altri piani) e tantomeno il Napoli, anche se Spalletti ancora non ha ufficialmente rinnovato.
Resta solo l’opzione estero, ma anche qui le porte sono piuttosto sbarrate: il Chelsea è andato su Pochettino, lo United dovrebbe proseguire con ten Hag, il Bayern pare voler ancora scommettere su Tuchel, nonostante le cose non siano cominciate benissimo. Chissà allora se a Conte non venisse in mente di pensare a una nazionale: quando si era parlato di Mancini come possibile soluzione per il PSG, qualcuno aveva persino pensato a un ritorno di Conte sulla panchina azzurra. Fantacalcio, dirà qualcuno, ma nella vita non si può mai sapere.