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Milan, la risposta di Cardinale a Zhang: il patron di Redbird fa poi chiarezza sull'indagine

Il n.1 del club rossonero si confessa al Sole 24 ore, spiega il prestito effettuato da Elliott, dà un giudizio sulla stagione e rivela le mosse future

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

Sul futuro di Pioli neanche una parola ma una frase di circostanza sulla stagione del Milan (“non siamo in testa al campionato? Siamo comunque al secondo posto”), sul futuro suo e sulle ambizioni per il futuro però Gerry Cardinale si sbilancia. Il n.1 di Redbird si confessa al Sole 24 ore e fa chiarezza su parecchi aspetti, a partire dall’indagine che vede coinvolto il club in merito all’acquisizione delle quote di maggioranza da Elliott.

La risposta di Cardinale a Zhang

Se dalla Cina Zhang ha riaffermato la sua intenzione di voler rimanere a capo dell’Inter, smentendo tutte le voci di cessione, ecco arrivare la replica di Cardinale. Che alla vigilia del derby si “allinea” al presidente nerazzurro e al Sole 24 ore dice: “Sono appena arrivato e non ho alcuna intenzione di vendere il Milan. Il mio obiettivo è costruire una realtà solida e vincente – ha spiegato – la solidità e l’autonomia finanziaria sono condizioni necessarie per vincere le competizioni in maniera sana. Il Milan ha margini straordinari di crescita nelle prestazioni sportive, ed enormi margini di miglioramento dal punto di vista economico”.

Cardinale smentisce colloqui per la cessione del Milan

Poi Gerry Cardinale aggiunge: “Perché dovrei rinunciare alla proprietà? Non ci sono colloqui con nessun investitore che possa prendere il controllo o la governance del Milan. Penso di rimanere a lungo nella società rossonera”.

Cardinale fa chiarezza sull’inchiesta

In merito all’inchiesta che lo vede coinvolto il n.1 di Redbird spiega: “Vorrei chiarire i fatti una volta per tutte: RedBird è l’azionista di controllo del 99,93% di AC Milan; il restante 0,07% è costituito da singoli investitori italiani che sono tifosi di lunga data del club. Ho anche chiesto ai New York Yankees di investire una piccola quota di minoranza insieme a RedBird come parte del nostro investimento complessivo, data la forte partnership di 25 anni che ho con loro”.

Cardinale chiarisce sul prestito di Elliott: “Elliott ha fornito un prestito a RedBird con una durata di tre anni e zero diritti di governance. Questo prestito non è diverso da qualsiasi altro finanziamento di terzi che avremmo potuto ottenere, con l’ulteriore vantaggio che Elliott ha portato un track record di miglioramento di AC Milan prima della nostra acquisizione. Il 40% delle aziende che abbiamo in portafoglio è costituito da società nate da zero, tutte con flussi di cassa positivi o in pareggio operativo fin dall’inizio e tutte che hanno occupato un segmento nel loro settore che prima non esisteva o che prima era poco significativo”.

Infine Cardinale ha parlato anche della piattaforma Yes Network, che oggi è la maggiore rete regionale sportiva americana: “Lo sport è uno degli elementi fondamentali della mia idea di piattaforma. Il nostro portafoglio di attività sportive rappresenta un valore totale di 30 miliardi di dollari, di cui 5 miliardi di dollari di valore per le società che abbiamo creato. Credo nel modello della ‘public private partnership’, che è fondato sull’unione fra le comunità e fra chi ha i soldi e chi non li ha. Il caso del Milan è perfetto. C’è il Milan, che è insieme un’impresa e una squadra di calcio. C’è la proprietà, che è RedBird. C’è la comunità dei tifosi. C’è la città”.

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