All’orizzonte, la rivoluzione. Lo ha annunciato Gerry Cardinale. E, come riporta La Gazzetta dello Sport, riguarderà tutte le aree del Milan: dalla squadra allo staff tecnico, passando per la società. Pioli sempre più sulla graticola: la sua permanenza è legata all’Europa League. Intanto i tifosi rossoneri sembrano poco convinti.
- Rivoluzione Milan: Cardinale pronto a cambiare tutto
- Tifosi del Milan dubbiosi dopo le parole di Cardinale
- Milan, non solo Pioli: lo stesso Cardinale finisce nel mirino
Rivoluzione Milan: Cardinale pronto a cambiare tutto
Partiamo dalla guida tecnica. Pioli sembra sempre più lontano dal Milan: potrebbe restare solo in caso di trionfo in Europa League. I nomi? Secondo la Rosea, Conte è il sogno, Lopetegui, Thiago Motta e Gallardo altre ipotesi papabili. Si cerca un attaccante under 25: Zirkzee è in cima alla lista dei desideri, Sesko del Lipsia l’alternativa. In difesa piacciono Lacroix del Wolfsburg e Brassier del Brest, entrambi in scadenza nel 2025. Un mercato più ricco potrebbe essere condotto in caso di cessione di un big (Maignan, Leao o Theo). Per quanto riguarda la società, il numero uno di RedBird potrebbe essere pronto ad accogliere un socio orientale.
Tifosi del Milan dubbiosi dopo le parole di Cardinale
Tante le reazioni social dei sostenitori del Diavolo alla possibile e imminente rivoluzione rossonera. “Cardinale mi inquieta quando parla di cambiamenti e Ibra spero sia in grado di guidare la rivoluzione tecnica. A oggi più dubbi che certezze” scrive Luca Pasquin. “Cardinale, dovevi svegliarti l’estate scorsa. Lì dovevi cambiare non ora. Gli errori del presente sono causati dal passato, genio!” esclama Luca su X. “Le bordate hanno un preciso destinatario, lo sapete anche voi: The coach” sottolinea Big Mike.
Milan, non solo Pioli: lo stesso Cardinale finisce nel mirino
Particolarmente duro lo sfogo di Clemente su Facebook. “Ha scaricato tutte le responsabilità di una stagione insoddisfacente su Pioli omettendo le proprie nell’aver smontato colpevolmente una squadra che andava solo corretta e averla ricostruita male e incompleta dopo aver speso 120 milioni per acquisire per lo più modesti comprimari. Chi capiva di calcio l’aveva in casa e lo ha licenziato. Ora, di fatto, annuncia il licenziamento dell’allenatore delegittimandolo di fronte alla squadra quando la stagione è ancora in corso e con degli obbiettivi ancora da raggiungere”. “Chi conosce il Milan e il calcio europeo più di Ibrahimovic? Boh, Maldini ad esempio” scrive Nicolò. “Dilettante senza cultura calcistica, sarà un disastro” conclude Stefano.